Banda larga: la Ue blocca i piani tedeschi sulle linee dedicate

di Alessandra Talarico |

Secondo la Commissione, la proposta della BNetzA di imporre prezzi orientati ai costi per l'accesso alle linee affittate con una larghezza di banda di sopra di 155 Mbps, potrebbe non essere compatibile con le norme Ue.

Germania


Neelie Kroes

La Commissione europea ha sospeso, in attesa di ulteriori indagini, i piani dell’autorità tedesca di regolamentazione delle telecomunicazioni (BNetzA) inerenti all’impostazione delle tariffe di affitto delle linee sicure a banda larga ultra-veloci che l’operatore storico tedesco Deutsche Telekom pratica agli operatori alternativi.

Le cosiddette ‘linee in leasing a larghezza di banda molto elevata’ sono utilizzate principalmente per fornire alle imprese – quali banche, assicurazioni od ospedali – robusti sistemi di telecomunicazione per il collegamento delle diverse sedi.

Secondo la Commissione, la proposta della BNetzA di imporre prezzi orientati ai costi per l’accesso alle linee affittate con una larghezza di banda di sopra di 155 Mbps, potrebbe non essere compatibile con le norme UE in materia di telecomunicazioni. Da qui la richiesta di ulteriori informazioni a giustificazione della proposta.

 

Il Commissario Ue per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes ha sottolineato che le norme comunitarie in materia di telecomunicazioni esistono “per garantire un’adeguata concorrenza e  fare in modo che il mercato possa fornire servizi in continua miglioramento per i consumatori. Dove la concorrenza è già efficace – ha aggiunto –  dovremmo evitare di imporre regole aggiuntive che scoraggiano gli investimenti e ostacolano l’introduzione di servizi concorrenziali”.

 

In base alle norme Ue, infatti, le autorità nazionali possono imporre rimedi proporzionati in base alla natura del problema specifico identificato, ma non intervenire su mercati già competitivi.

La Commissioneha però espresso seri dubbi sulla proporzionalità e l’adeguatezza delle proposte del regolatore nazionale, che nel 2011 aveva notificato alla Commissione come il mercato in questione fosse ormai competitivo.

 

L’indagine della Ue durerà 3 mesi.