Spettro radio: gli operatori Usa denunciano gravi carenze. A rischio lo sviluppo della banda larga mobile

di Alessandra Talarico |

La denuncia è di 4G Americas che, per uscire da questa empasse, propone una maggiore collaborazione tra operatori, vendor e sviluppatori di software per arrivare a un uso più efficiente delle risorse in attesa di nuove allocazioni.

Stati Uniti


GSM

L’America dispone di una quantità di spettro per utente minore di qualsiasi altra economia sviluppata. Un deficit che rende l’assegnazione di nuove frequenze una questione di estrema urgenza.

È quanto ha denunciato l’associazione di settore 4G Americas che, sulla base dei dati forniti dall’associazione CTIA, che rappresenta gli operatori mobili Usa, ha reso noto che alla metà del 2011 ogni megahertz di spettro supportava 788 mila utenti, circa il doppio di quanto avviene in qualsiasi altro paese. Gli Stati Uniti, nota inoltre l’associazione, dispongono di soli 50 MHz di spettro utilizzabile.

 

Queste informazioni sono state rese note proprio nel momento in cui oltreoceano si dibatte sulla veridicità dell’esistenza di una carenza di spettro.

Dibattito cui ha contribuito anche un rapporto Citigroup, redatto sul finire del 2011, secondo cui lo spettro radio per sostenere la crescita dei servizi dati c’è, e anche in abbondanza, ma il problema sta nel fatto che molte delle risorse frequenziali sono nelle mani sbagliate. L’industria mobile, spiega il rapporto, dispone di una “significativa quantità di spettro” soltanto che gli operatori che ne controllano la parte più consistente potrebbero non avere i soldi sufficienti, o la volontà, di costruire le reti e sfruttare queste importanti risorse. Al contrario, gli operatori che sono nella posizione migliore per realizzare le infrastrutture stanno già utilizzando la gran parte della loro dotazione frequenziale per offrire i servizi wireless esistenti.

 

Secondo Citigroup, gli operatori mobili americani dispongono di circa 538MHz di spettro wireless, ma ne utilizzano attualmente appena 192MHz. Il 90% delle risorse è impiegato dai principali operatori – AT&T, Verizon Wireless, Sprint Nextel, e T-Mobile USA – per i servizi esistenti (2G, 3G, e 3.5G)

La gran parte dello spettro inutilizzato è in mano a società come Clearwire, LightSquared e Dish Network che finora sono state lente a realizzare le reti e usare la loro dotazione di spettro a causa di problemi finanziari o regolamentari.

 

FCC e CTIA sostengono invece che vi sia necessità, nel prossimo decennio, di assegnare almeno 500MHz di risorse aggiuntive per sostenere la domanda di servizi wireless.

 

“La grave carenza di spettro non è un mito e minaccia la crescita e l’innovazione”, spiega 4G Americas in una nota.

“Data la limitata quantità di spettro disponibile e la crescente domanda di banda larga mobile, la capacità delle reti è sotto forte pressione”, ha affermato il presidente Chris Pearson, secondo cui una maggiore disponibilità di spettro è “la risposta alla congestione delle reti, che altrimenti rischiano di soccombere sotto la crescita della banda larga mobile”.

 

Per uscire da questa empasse, 4G Americas propone una maggiore collaborazione tra operatori, vendor e sviluppatori di software per arrivare a un uso più efficiente delle risorse, anche attraverso un maggiore utilizzo del Wi-Fi e delle small cells, per alleviare il sovraccarico di traffico sulle reti in attesa di nuove assegnazioni frequenziali.