Telefonica: utili giù del 54%. Conti penalizzati dalla debolezza dei mercati Ue

di Alessandra Talarico |

A penalizzare i conti del colosso spagnolo, la complessiva debolezza dei mercati europei, dove i ricavi sono scesi del 6,5% a 7,5 miliardi e l’Ebitda ha subito una flessione del 14,7% a 2,5 miliardi.

Spagna


Cesar Alierta

Cala del 54% l’utile di Telefonica al primo trimestre 2012, a 748 milioni di euro, penalizzato dal taglio delle tariffe sul mercato domestico e dalla svalutazione per 337 milioni di euro della partecipazione in Telecom Italia, controllata attraverso la holding Telco. I ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a 15,5 miliardi (+0,5%), l’Oibda (il risultato operativo prima degli interessi e degli ammortamenti) ha subito un calo dell’8,8% a 5,08 miliardi e l’Ebit è sceso del 17,8% a 2,5 miliardi.

Non tenendo conto degli elementi straordinari, l’utile si sarebbe attestato a  1,284 miliardi (-26,6%).

 

La base utenti è cresciuta del 6,5% a quota 309 milioni. Il grosso di questa crescita è stata generata da Telefonica Latinoamerica, che ha segnato un +11% a 205 milioni di clienti, registrato ricavi in aumento dell’8,3% a 7,5 miliardi e contribuito a oltre il 50% dell’Oibda del gruppo.

In Brasile, con l’operatore Vivo, la società controlla il 29,8% del mercato e ha registrato ricavi in crescita del 4,% a 3,6 miliardi e un Ebitda di 1,2 miliardi. In Argentina, gli utenti sono cresciuti del 3% a 16,5 milioni e il giro di affari è stato di 896 milioni, in crescita del 18,6%.

 

A penalizzare i conti del colosso spagnolo, la complessiva debolezza dei mercati europei, dove i ricavi sono scesi del 6,5% a 7,5 miliardi e l’Ebitda ha subito una flessione del 14,7% a 2,5 miliardi.

 

Commentando i risultati, il presidente Cèsar Alierta ha confermato i target operativi e finanziari per il 2012 e sottolineato che i risultati trimestrali sono comunque in linea con la guidance interna.