Internet: nuovo piano Ue per tutelare i minori da rischi e abusi

di Alessandra Talarico |

Obiettivo: combattere l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori; sviluppare contenuti online di qualità; creare un ambiente sicuro; sensibilizzare sui potenziali rischi e fornire gli strumenti e i sistemi necessari per proteggersi.

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Internet non è stato progettato per i bambini ma oggi il 75% di loro naviga in rete, un terzo dei quali dal cellulare, e da un’età sempre più precoce (in molti casi anche a 7 anni). Per proteggerli, educarli e creare un ambiente adatto alla loro età, la Commissione europea ha varato oggi una nuova strategia, volta anche a combattere gli abusi sessuali.

Un piano che coinvolge l’esecutivo, gli Stati membri, gli operatori mobili, i produttori di cellulari e i fornitori di servizi di social network e che, attraverso una serie di misure concertate con tutti questi attori, intende incoraggiare le imprese europee a sviluppare contenuti online di qualità per i minori; creare un ambiente sicuro per i minori che navigano in Internet; sensibilizzare sui potenziali rischi cui sono esposti questi utenti e aiutarli fornendo loro gli strumenti e i sistemi necessari per proteggersi, sviluppare il proprio senso critico e le competenze informatiche; combattere l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori.

 

Secondo il Commissario Neelie Kroes, “Tutti i bambini dovrebbero essere connessi. Ma i bambini hanno bisogno di strumenti Internet semplici, trasparenti e coerenti, che sappiano utilizzare. La nostra iniziativa coinvolge tutti, in modo che i bambini abbiano i contenuti di qualità, i servizi e la protezione di cui hanno bisogno per un’esperienza positiva online”.

 

Un’esperienza che, purtroppo, nasconde molte insidie per chi non è preparato a gestirle e che si arricchisce ogni giorno di nuove incognite, di pari passo con l’innovazione: basti pensare, ad esempio, alla geolocalizzazione che potrebbe essere utilizzata per individuare la posizione fisica di un minore, o alla tendenza sempre più diffusa del ‘sexting’, ossia l’invio, attraverso il cellulare, di  immagini e video a sfondo sessuale ad amici, fidanzati, adulti, persone conosciute e non.

 

Insomma, non basta più proteggere i minori online. Bisogna invece fare di più per  diffondere una cultura digitale tra i giovani europei e i loro genitori per aiutarli a proteggersi e navigare in maniera responsabile.

Perchè ciò avvenga è innanzitutto essenziale armonizzare le diverse normative per far sì che le imprese possano commercializzare a livello europeo servizi e prodotti adatti ai più giovani e che nell’UE tutti i minori godano degli stessi diritti e dello stesso livello di protezione online.

 

Bisogna quindi “stimolare la produzione di contenuti online creativi ed educativi per bambini e sviluppare piattaforme che diano accesso a contenuti ad hoc per le diverse fasce di età degli utenti”, oltre che potenziare l’insegnamento, in tutte le scuole, delle nozioni fondamentali della Rete, dei rischi che essa comporta per i bambini e delle misure necessarie per prevenirli.

Tra le altre azioni proposte dalla Commissione, la creazione di un ambiente sicuro per i bambini “in cui genitori e bambini abbiano gli strumenti necessari per garantire la loro protezione online, quali meccanismi per segnalare contenuti dannosi online”.

La strategia Ue si propone infine di combattere la pedopornografia online “promuovendo la ricerca su soluzioni tecniche innovative, e il loro utilizzo nelle indagini di polizia”.

 

Prestare attenzione alle esigenze dei bambini apre una vasta gamma di opportunità di business, sottolinea la Commissione: il mercato globale dei contenuti digitali si prevede raggiungerà quest’anno il valore di 113 miliardi di euro, mentre il mercato delle app mobili vale 5 miliardi di euro ed è destinato a crescere a quota 27 miliardi entro il 2015, trainato soprattutto dai giochi e dagli oltre 5 miliardi di dispositivi mobili in uso in tutto il mondo.

 

Con la proliferazione dei tablet, degli smartphone e dei computer portatili che i bambini utilizzano ormai normalmente, il potenziale del mercato dei contenuti interattivi, creativi e didattici destinati sia ai bambini che ai ragazzi è notevole.

 

Secondo il Commissario Ue alla Giustizia, Viviane Reding, “Internet offre a bambini e ragazzi nuove opportunità di essere creativi e di esprimersi liberamente e noi dobbiamo fare in modo che possano farlo in tutta sicurezza. La nuova strategia della Commissione – ha concluso –  aiuterà a proteggere i diritti dei bambini, compresa la protezione contro la violenza. Si tratta di un approccio ragionevole che aiuterà ad adattare internet ai bisogni dei bambini”.