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Premio Pulitzer all’Huffington Post e a Politico.com. Il trionfo dei new media sulla stampa tradizionale

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La stampa online si accaparra due Pulitzer. I prestigiosi premi sono andati all’Huffington Post e al Politico, evidenziando come anche l’informazione digitale è in grado di offrire un giornalismo di alta qualità.

Il New York Times ha portato a casa due Pulitzer, in particolare quello per la categoria ‘notizie internazionali’ con il servizio di Jeffrey Gettleman su carestia e conflitti nell’Africa orientale.

Il fotoreporter afgano dell’Agenzia France-Presse, Massoud Hossaini, 30 anni, s’è visto assegnare l’importante riconoscimento per la categoria ‘photography breaking news’, con la struggente foto che ritrae una bimba in lacrime in mezzo ai corpi insanguinati nell’attentato kamikaze a Kabul dello scorso dicembre.

“Una foto semplice, affascinante, che si ricorderà per molto tempo“, ha commentato il responsabile del premio, Sig Gissler, durante la conferenza stampa.

Il CEO dell’AFP, Emmanuel Hoog, nel suo messaggio di congratulazioni ha detto che “il Premio Pulitzer, che questo anno onora uno dei coraggiosi e brillanti fotoreporter di AFP, Massoud Hossaini, evidenzia quanto la nostra esigenza di qualità e impegno copra e debba coprire tutte le discipline del talento giornalistico di oggi”.

E ha aggiunto: “Oggi, nel campo dell’informazione, il testo senza immagine è povero, l’immagine (sia fissa che animata) senza testo non è sufficiente, le due cose insieme rappresentano l’esigenza giornalistica del XXI secolo”.

 

Il giornalista dell’Huffington Post, David Wood, 66 anni, ha ricevuto il premio per la categoria ‘national reporting’ con un reportage dal titolo ‘Beyond the battlefield’, in cui racconta la vita dei soldati americani tornati dall’Iraq e dall’Afghanistan.

E’ la prima volta che il sito di Arianna Huffington, un aggregatore di contenuti fondato nel 2005, riceve un premio Pulitzer.

Questo riconoscimento, ha detto Gisseler, evidenzia in modo semplice “la crescente importanza dei siti online” di informazione.

“Siamo felicissimi e profondamente onorati per il premio, che riconosce sia il valore esemplare degli articoli di David, sia l’impegno dell’HuffPost verso un’informazione originale che riferisce sia del dibattito nazionale che della vita della gente reale”, ha commentato Arianna Huffington.

L’Huffington Post è  uno dei siti più seguiti negli Stati Uniti e non solo. In breve è stato replicato con un’edizione canadese, una francese e una britannica ed è in preparazione anche una edizione italiana (Leggi Articolo Key4biz).

 

A Politico.com, creato nel 2007 e principalmente dedicato alla politica interna, è andato invece il riconoscimento per le vignette di Matt Wuerker.

Il suo direttore, Bill Nichols, ha accolto che grande soddisfazione il riconoscimento tributato a Wuerker, sottolineando che il suo lavoro rappresenta una delle “più grandi sfide, per afferrare l’essenza e l’immagine del panorama di Washington, inghiottito da polemiche, ostinazione e menzogna”.

 

Questi riconoscimenti sono la testimonianza che “il mondo dei media sta cambiando“, ha sottolineato Gissler.

“La più grande sorpresa quest’anno è arrivata dai nuovi media”, ha scritto il New York Times, “si tratta di un segno del cambiamento del panorama dei media“.

 

Secondo Rem Reider, direttore dell’American Journalism Review, l’assegnazione dei premi di quest’anno “è davvero salutare”, perché mostra che “i Pulitzer si sono mossi, anche se lentamente, da un focus esclusivo sulla carta stampata. Il mondo è cambiato notevolmente e ci sono molti interessanti sviluppi con le notizie digitali”.

Il docente della New York University Jay Rosen ha a sua volta affermato che ‘‘le notizie di oggi verranno lette come un simbolico punto di svolta”, anche se in fondo si tratta solo di un passo in avanti su ‘‘una traiettoria iniziata diversi anni fa, quando l’Huffington Post ha iniziato ad assumere giornalisti”.

Per quanto riguarda il giornalismo investigativo il premio è andato all’agenzia Associated Press premiata per l’inchiesta sui controlli della polizia di New York sui musulmani americani. E una 24enne reporter di un giornale locale della Pennsylvania il Patriot-News per gli articoli che hanno portato poi all’inchiesta sulle molestie sessuali compiute dall’assitente coach della squadra di football della Penn State.

 

Il premio, creato nel 1904 da Joseph Pulitzer, è considerato come uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel campo giornalistico.

Sono stati in tutto 14 i giornalisti premiati dalla commissione del premio, che viene gestito dalla scuola di Giornalismo della Columbia University.

 

Le pubblicazioni esclusivamente online possono partecipare dal dicembre 2009, a condizioni d’essere almeno settimanali. Non sono invece comprese le televisioni né tantomeno i magazine. Lo scorso anno ha segnato un punto di svolta importante quando per la prima volta l’autorevole tributo è andato a un sito internet, ProPublica, nella categoria ‘giornalismo investigativo’ per il reportage “The Wall Street Money Machine” (Leggi Articolo Key4biz).

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