Digitalia, Corrado Passera: ‘Entro giugno decreto, ma facciamolo insieme’

di Raffaella Natale |

Dal Ministro forte impegno a sostegno delle start-up per accelerare sulla digital economy.

Italia


Corrado Passera

“Il titolo ‘Internet cambia l’Italia’ sembra quasi limitante, l’Italia non è da cambiare perché ha invece esperienze di grandissimo valore, c’è piuttosto da aggiustare, spingere il buono, perché abbiamo un settore economico fortissimo che ha sposato l’innovazione e internazionalizzazione che tira l’Italia in termini di crescita e ci permette, come Paese, di pagare le nostre debolezze su altri fronti“. Ha cominciato così il suo intervento il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, all’Italian Digital Agenda Annual Forum organizzato oggi a Roma da Confindustria Digitale, che ha visto anche la partecipazione del Commissario Ue per l’Agenda Digitale Neelie Kroes.

Passera ha fatto riferimento a tutte le amministrazioni locali che “hanno anticipato i trend e rappresentano un messaggio di positività che bisogna ripetersi“, quasi come un  mantra per pensare e credere nel futuro con ottimismo, nonostante la crisi economica che incombe, anche a livello europeo, “per non partire sconfitti, perché si pensa che vada tutto storto”.

 

Entro il mese di giugno, ha detto ancora il Ministro, il governo metterà a punto ‘Digitalia‘, “un pacchetto di spinta” alla digitalizzazione delle imprese e del sistema Paese. Passera ha ricordato l’impegno della cabina di regia per l’agenda digitale nel mettere a punto una serie di atti, leggi ma anche provvedimenti normativi, per far fare un salto di qualità nell’utilizzo di internet. “Non sono le norme di per sé, ma le norme possono aiutare, facciamole insieme”, ha proposto alla platea di Confindustria. L’obiettivo “é un provvedimento legislativo che sia il più possibile condiviso“.

 

Per Passera, “il contributo di Confindustria Digitale sarà più che utile” ed è necessario “arrivare ad un provvedimento legislativo che deve essere il più possibile condiviso“. Prima del ministro, dal palco del convegno, Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale, aveva detto che “le imprese italiane dell’Ict offrono la piena collaborazione al Governo perché l’agenda digitale diventi un grande progetto nazionale e volano della crescita; nei prossimi tre anni lo sviluppo dell’economia digitale può portare a un aumento di PIL del 4-5%”.

 

Per il Ministro bisogna innanzitutto dare priorità al lavoro che “tocca metà della popolazione italiana e dove abbiamo accumulato un disagio gravissimo, che può avere costi enormi a livello europeo e non solo in termini economici”

Bisogna soprattutto avviare un profondo cambiamento di mentalità e accelerare su competitività delle imprese e del sistema.

Ma procedere anche con il processo di semplificazione, ha indicato ancora Passera, “filiera per filiera, settore per settore“, senza tralasciare nulla e per non perdere questa grande opportunità

Un aspetto sul quale il Ministro ha molto insistito è stato il bisogno primario di fare squadra, più di quanto sia stato fatto in passato: nel settore della pubblica amministrazione, ma anche nel privato, tra ministeri, coordinando le varie strutture.

Bisogna colmare il digital divide e per farlo è necessario un approccio diverso, non esiste la soluzione o l’attore ma una visione di insieme che unisca il pubblico e il privato.

Le soluzioni poi dovranno essere adattate alle singole realtà, sulla base dei bisogni dei cittadini, ma senza fare gli errori del passato quando tante strategie sono fallite per ‘gelosie’ e senza perdere tempo e denaro perché mancano standard e regole politiche generali.

 

Passaggio fondamentale poi quello sulle start-up. Passera ha sottolineato che bisogna incentivare e sostenere queste nuove realtà attraverso strumenti finanziari come il venture capital.

“L’Italia – ha concluso- è un Paese ideale da questo punto di vista, perché ha teoricamente tutte le potenzialità (scienza, umanesimo, bellezza e operatività) per mettere insieme culture e apporti diversi”.