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Project Glass: Google presenta gli occhiali a realtà aumentata che potrebbero mandare in pensione gli smartphone

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Una montatura neanche troppo vistosa, dotata di display e processore sulla lente destra. La possibilità di camminare per strada verso la metro ed essere avvisati con un alert sul microschermo virtuale poggiato sul nostro naso che la fermata è chiusa, ottenere le informazioni stradali per arrivare alla prossima fermata e nel frattempo scattare foto e condividerle, parlare al telefono o in video chat con un amico, acquistare il biglietto di un concerto avvicinandosi alla locandina che lo reclamizza, il tutto a mani libere con un semplice comando vocale. Tutto questo non è fantascienza ma realtà…aumentata. E potrebbe anche essere una realtà più vicina di quanto crediamo, visto che c’è lo zampino di Google.

 

Dopo averne negato per mesi l’esistenza, il gruppo di Mountain View ha infine svelato ufficialmente l’iniziativa ‘Project Glass‘: un paio di occhiali futuristici dotati di fotocamera e connessione a internet il cui funzionamento è spiegato in questo video e che apre ufficialmente la strada al wearable computing di massa.

 

Le funzioni sembrano simili a quelle di uno smartphone con integrato un sistema di riconoscimento vocale simile a Siri di Apple. Si può, quindi, accedere ai servizi Google come Google Maps e Google+, scattare foto, condividerle, telefonare, inviare messaggi, consultare l’agenda, il meteo, ascoltare musica.

 

Google cerca, insomma, di reinventare lo smartphone con in più le funzioni di realtà aumentata.

“Pensiamo che la tecnologia dovrebbe lavorare per voi, esserci quando se ne ha più bisogno e farsi da parte quando non serve più”, spiegano gli ideatori di Project Glass.

“Abbiamo preso delle foto del modello in fase di progettazione e abbiamo realizzato il video per mostrare quello che questa tecnologia potrebbe essere capace di fare”, hanno aggiunto, spiegando però che ci vorrà ancora parecchio tempo prima che gli occhiali arrivino in commercio.

 

Il video, spiega Google, è stato realizzato per sondare il terreno e capire cosa ne pensano le persone, che potranno dare suggerimenti e consigli sulla pagina Google+ dedicata al progetto.

 

Certo, in un’epoca in cui siamo già sovraccarichi di informazioni qualcuno storcerà il naso all’idea di essere sopraffatti dai messaggi anche mentre facciamo colazione o camminiamo per strada, ma molti potrebbero trovare l’idea molto pratica, soprattutto pensando a uno studio recente, secondo cui mediamente si controlla il telefonino 150 volte al giorno, quindi circa ogni 6 minuti.

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