Apple: per gli analisti Usa il titolo pronto a superare i 1.000 dollari. Nel 2014 market cap a 1.000 mld di dollari?

di Alessandra Talarico |

Brian White di Topeka Capital Markets prevede che il titolo raggiungerà 1.001 dollari entro un anno (il 62% in più del valore attuale), mentre Gene Munster di Pipper Jaffray ha fissato il target annuale a 910 dollari per azione dai precedenti 718.

Stati Uniti


iPhone 4S

Apple sarà la prima società con una capitalizzazione di mercato da quasi 1.000 miliardi di dollari? Lo sostiene l’analista Gene Munster di Pipper Jaffray, secondo cui la società potrebbe raggiungere questo valore nel 2014.

Anche Brian White di Topeka Capital Markets prevede che il titolo Apple raggiungerà nei prossimi 12 mesi quota 1.001 dollari, mentre JP Morgan ha aumentato il price target a 715 dollari per azione, dai precedenti 625.

 

Ieri, intanto, sulla scia di queste previsioni, l’azione di Apple ha toccato un valore di 630 dollari.

 

In una nota ai clienti, Munster ha alzato a quota 33 milioni di unità le stime sulle vendite di iPhone nel secondo trimestre e ha fissato il target annuale del titolo a 910 dollari per azione dai precedenti 718 dollari.

Se andasse come previsto da Munster, la capitalizzazione passerebbe dagli attuali  586 miliardi di dollari a 932,4 miliardi e Apple straccerebbe il record fissato da Microsoft, che nel 1999 ha raggiunto quota 619 miliardi di dollari.

 

Ma dove prenderebbe Apple questi 400 miliardi e passa? Una parte – spiega Munster – proverrebbe dall’aumento degli investimenti nei titolo tecnologici che mediamente, nel triennio 2012-2014 aumenteranno del 5% l’anno. Sul settore hi-tech americano pioveranno quindi circa 390 miliardi di dollari in tre anni e, secondo l’analista – Apple ne catturerà circa la metà (dall’85% dei 4 anni precedenti).

Munster calcola quindi che i 10 principali rivali di Apple – Research in Motion, HP, Nokia, Sony, Dell, Hewlett-Packard, Microsoft, HTC, Intel e Google – rappresentino attualmente una market cap da 1 trilione di dollari tutti insieme.

“Crediamo – dice l’analista – che il 20% di quel valore, o circa 200 miliardi di dollari, sarà drenato da Apple, che ha quindi il potenziale di aggiungere altri 400 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione”.

Negli ultimi 4 anni, infatti, la capitalizzazione di Apple è aumentata di oltre 390 milioni di dollari, mentre quella dei suoi principali competitor (RIM, Nokia, Sony, Dell, HP e Microsoft) è scesa di oltre 400 miliardi.

Con un valore di 1.000 dollari per azione, Apple rappresenterebbe il 26% della capitalizzazione del mercato hi-tech americano, dall’attuale 17%.

 

Relativamente limitato sarà inoltre, secondo Munster, l’impatto della distribuzione dei dividendi, cui Apple è tornata dopo circa 17 anni.

 

Apple, secondo Munster, continuerà a dominare il mercato dei device mobili e, per sostenere previsioni tanto ottimiste, riporta anche i dati di un sondaggio secondo cui il 94% degli utenti iPhone pensano di acquistare ancora un iPhone come prossimo smartphone.

 

“La febbre di Apple si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo”, ha affermato Brian White, secondo cui entro un anno, il valore del titolo Apple aumenterà del 59% per sfondare il muro del 1.000 dollari.

Secondo White Apple si avvantaggerà immensamente delle prospettive di crescita sul mercato cinese, dove presumibilmente anche il maggiore operatore locale – China Mobile – lancerà l’iPhone entro il prossimo anno.

 

Negli ultimi 5 anni, Apple ha garantito agli investitori un ritorno del 555% e ha superato l’Indice Standard & Poor’s 500 del 543%.

Dall’inizio dell’anno fino ai primi di marzo, l’azione del gruppo californiano è cresciuta del 34% – mentre l’indice Dow Jones è cresciuto del 7% – per una capitalizzazione di 586,21 miliardi di dollari, contro i 406,30 miliardi del colosso petrolifero Exxon Mobile.

Solo nel primo trimestre fiscale 2012, Apple ha generato 16 miliardi cash e secondo gli analisti di Sterne Agee & Leach in tutto l’anno ne genererà 75 miliardi di dollari.