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Accesso disaggregato: poteri all’Agcom? Ora approvazione parlamentare, quindi valutazione di Bruxelles

Italia


Dovrà essere l’Agcom, entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto sulle liberalizzazioni, a “individuare misure idonee ad assicurare l’offerta disaggregata” dei servizi sull’ultimo miglio della rete fissa di telecomunicazioni, che potranno essere acquistati anche da operatori terzi.

È quanto prevede il nuovo emendamento del governo al DL Semplificazioni approvato all’unanimità dalla commissione Affari Costituzionali del Senato.

 

Il nuovo testo del Governo rappresenta una mediazione rispetto alla precedente proposta del Parlamento. Ora il provvedimento, approvato in Commissione, dovrà essere sottoposto ad approvazione parlamentare, quindi andrà notificato a Bruxelles che dovrà valutarne la compatibilità con la normativa europea.

 

In base al nuovo testo, quindi, “L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni”, individua “le misure idonee a assicurare l’offerta disaggregata dei prezzi relativi all’accesso all’ingrosso alla rete fissa e a i servizi accessori, in modo che il prezzo del servizio di accesso all’ingrosso alla rete fissa indichi separatamente il costo della prestazione dell’affitto della linea e il costo delle attività accessorie, quali il servizio di attivazione della linea stessa e il servizio di manutenzione correttiva”.

 

L’Agcom dovrà inoltre “rendere possibile per gli operatori richiedenti, acquisire tali servizi anche da imprese terze operanti in regime di concorrenza sotto la vigilanza e secondo le modalità indicate dall’Autorità medesima, assicurando comunque il mantenimento della sicurezza della rete”.

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