Twitter: ecco come ha cambiato la strategia di comunicazione delle aziende

di Raffaella Natale |

Partito nel 2006 come semplice servizio di messaggistica, oggi è la piattaforma preferita da giornalisti, politici e anche da migliaia di aziende che la usano per le relazioni coi loro clienti.

Mondo


Jack Dorsey

Ieri Twitter ha festeggiato il suo sesto compleanno. Sei anni di vita, quasi 500 milioni di iscritti e 140 milioni di utenti attivi. Un’occasione per poter parlare di questo social network e cercare di capire come ha rivoluzionato il modo di comunicare delle persone, ma soprattutto delle aziende.

Era il 21 marzo 2006 quando l’allora trentenne Jack Dorsey, fondatore della società, scrisse il primo tweet, “just setting up my twttr”. Allora poteva non significare nulla.

Dorsey e i suoi colleghi, che lavoravano per la start-up Odeo, non sapevano che il lancio di quel servizio di messaggistica molto originale, che mette insieme gli sms e internet, stavano gettando le fondamenta di una tecnologia che avrebbe cambiato il mondo.

 

Oggi Twitter è una stella di quello che è definito social web. Alla continua ricerca del proprio business model, come tante start-up, l’azienda non riesce ancora a produrre profitti, ma per quanto riguarda l’uso della sua piattaforma, il successo è sotto gli occhi di tutti.

Ogni giorno, ha scritto Dorsey sul blog dell’azienda, vengono inviati almeno 340 milioni di tweet nel mondo. Mentre sono 750 mila gli sviluppatori e quasi un milione e mezzo le applicazioni e servizi che si appoggiano al sito.

 

Sono soprattutto le persone impegnate nel settore della comunicazione e di internet – gli esperti del cosiddetto web 2.0 – che si sono appropriati per primi di Twitter: blogger, esperti di social media o di marketing… Presto li hanno seguiti anche tutti quegli utenti che hanno capito ciò che Twitter poteva offrire alle loro attività professionali: politici, giornalisti e, da un po’ di tempo a questa parte, anche aziende.

Prima poteva sembrare privo di senso che una società si facesse un account su Twitter. Fino a quando in seno alla’azienda non è arrivato Franck Eliason. Nel 2008 quest’ex dipendente dell’operatore USA via cavo, Comcast, ha la brillante idea di rispondere ai tweet dei clienti scontenti con lo pseudonimo di @ComcastCares (oggi, dopo le dimissioni di Eliason, gestito da Bill Gerth).

Nessuno ci aveva pensato fino a quel momento, ma Twitter poteva servire alle aziende per migliorare la qualità dei loro servizi, come si fa coi numeri verdi o con i siti appositi.

Da allora, migliaia di aziende si sono lanciate nell’avventura.