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Pierluigi Bersani nella sede di Google Italy: ‘Non possiamo regalare le frequenze alle Tv. Con quei fondi potremmo ridurre il digital divide’

Italia


Il leader del Pd Pierluigi Bersani, nell’ambito del progetto  ‘Destinazione Italia‘, è stato stamani a Milano in visita alla sede italiana di Google, la web company americana il cui motore ricerca è il più potente del mondo, per incontrare il management e i dipendenti.

Come già annunciato ieri, era possibile seguire la giornata direttamente sulle pagine Twitter (hashtag #destinazioneitalia) e Facebook del segretario del Pd.

Gli argomenti della visita sono stati anticipati in una conferenza stampa tenutasi al mattino, prima che il segretario del Pd visitasse Google.  

 

Bersani ha immediatamente focalizzato l’attenzione sul problema lavoro, sostenendo che il governo dovrebbe lanciare “qualche segnale amichevole verso i problemi e i drammi sociali”. Dalla sua pagina Twitter manda un messaggio al premier: “Nessuno ha la bacchetta magica, ma amerei che questo governo desse una lettura attenta della situazione italiana”.

 

Ha anche ribadito l’importanza degli ammortizzatori sociali per la collaborazione fra i sindacati e il governo. Riferendosi all’incontro di oggi fra i sindacati e il governo sulla riforma del lavoro, ha commentato che “E’ un passo avanti verso l’accordo. Io francamente sento dichiarazioni che sono incoraggianti, conosco lo stato dell’arte di questa discussione, e se sul tema degli ammortizzatori sociali si trova una soluzione credibile, e con risorse certe, si sarà fatto un passo deciso verso l’accordo”. E sempre restando sulle riforme: “Gli italiani spesso sono pigri davanti al cambiamento. Qualche norma per cui inizialmente ti insultano, ma poi porta risultati, va fatta”.

 

Bersani è tornato anche sulla questione delle frequenze Tv e su Twitter ha scritto: “Non possiamo regalare al settore televisivo le frequenze. Con quei fondi potremmo ridurre il digital divide”

 “Bisogna cercare di impostare questo investimento sulla banda larga – ha detto Bersani – bisogna fare in modo che aziende di grande rilievo non vengano bloccate e imprigionate senza possibilità di investire in tecnologia”.

Secondo il segretario Pd, “la New economy può dare risposte ai temi dell’occupazione e della produttività” e proprio per questo ”bisogna cercare di impostare un investimento sulla banda larga”.

 

“Il Pd sta dalla parte della libertà della rete“, ha detto tra l’altro il leader del Pd spiegando: “L’informazione di per sé non è conoscenza. Dobbiamo lavorare per una maggiore accessibilità alla rete e consapevolezza”.

 

Riguardo ai rapporti con Pdl, il segretario del Pd ha spiegato: “Non è che abbia aperto un dialogo con il Pdl, sto cercando di sostenere un governo che deve affrontare una emergenza”.

“Vedo che il Pdl ha dato il via a delle battaglie propagandistiche, ieri sui gay, domani non si sa. Se il Pdl ha problemi non li scarichi, per cortesia, su questa fase difficile di emergenza, aggiusti i suoi problemi senza coinvolgere il sistema e in particolare il governo“.

 

A proposito dell’inchiesta della procura di Milano sulle tangenti, che ha coinvolto il presidente del consiglio regionale della Lega Davide Boni, Bersani ha precisato: “Abbiamo sempre chiesto un passo indietro da parte di chi copre incarichi istituzionali così rilevanti” “In Lombardia ci sono tanti fatti, ma mi pare che da parte delle istituzioni interessate, non ci sia una risposta sufficiente. Credo che la Lombardia meriti una risposta più consapevole”. Bersani ha, quindi, ricordato il comportamento tenuto da esponenti del suo partito come Filippo Penati, quando sono stati indagati: “Da noi ci sono stati episodi dubbi e problemi e ci siamo comportati in un certo modo davanti a tutti”.

 

Sulla tragedia in Nigeria, per Bersani, se da un lato il governo inglese deve “dare una spiegazione“, dall’altro “anche noi dobbiamo vedere come è stato il funzionamento della nostra intelligence”. 

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