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Frequenze: dal governo ancora nulla sul beauty contest. Resta senza risposta la richiesta di TI Media di un multiplex aggiuntivo

Italia


Resterebbe ancora senza risposta la lettera inviata dall’amministratore delegato di TI Media, Giovanni Stella, al Ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera con all’oggetto la richiesta di un multiplex aggiuntivo per il digitale terrestre.

Lo riporta stamane il quotidiano MF, evidenziando che la società non ha avuto per il momento risposta, mentre il Ministero è impegnato a decidere sul beauty contest.

 

“Ho spedito una lettera rappresentando tutta l’azione che noi abbiamo fatto“, ha informato Stella, precisando che “Il problema non è il beauty contest, ma l’assegnazione delle frequenze digitali: io ho subito un vulnus nell’assegnazione che deve essere sanato. Farò tutte le azioni in mio potere per salvaguardare questo diritto sacrosanto e sono pronto a fare tutto quello che è necessario fare, sto immaginando azioni legali e sto studiando anche altre operazioni per fare sì che le frequenze non vadano ai soliti noti e ai soliti amici”.

 

Il dossier digitale si arricchisce di una vecchia e nuova problematica, dopo la sospensione del beauty contest, che è in via di quasi sicura revisione, e la chiusura da parte dell’Agcom del nuovo piano di switch-off per l’Italia meridionale.

 

Nei giorni scorsi, in una video intervista rilasciata a Key4biz, il Commissario Agcom Nicola D’Angelo, ha commentato che sul beauty contest, l’Autorità “attende di conoscere le scelte del governo e del parlamento, perché c’è una legge da modificare”.

E per quanto riguarda le frequenze , il Commissario ha sottolineato la necessità di “una seria revisione per renderne l’uso più efficiente, concorrenziale e aperto, perché si tratta di una risorsa di straordinario rilievo”.

 

Stella aveva dato notizia della lettera lo scorso 21 febbraio, durante la conference call con gli analisti per la presentazione dei dati bimestrali di TI Media. In quell’occasione aveva anche informato che, riguardo all’eventuale scelta di un partner per la società, tutto è in mano a Telecom Italia.

“Devo confessare – aveva detto – che tutti i lavori che dovevo fare li ho fatti, ho passato dicembre, gennaio e febbraio a fare simulazioni su scenari e ipotesi e conosco quasi tutti i numeri a memoria”.

“E’ una scelta che non dipende da me, Telecom Italia Media è posseduta da Telecom Italia e io ho sottoposto tutte le ipotesi a Telecom e da loro aspetto indicazioni per poi poterle applicare al piano”. 

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