Mercato unico digitale: entro fine anno nuova proposta Ue per abbattere i costi di realizzazione delle nuove reti

di Alessandra Talarico |

L’80% dei costi per realizzare le infrastrutture sono rappresentati dalle opere di ingegneria civile. La Ue pronta a rendere più semplice l’accesso, il riutilizzo e la condivisione delle infrastrutture.

Europa


Fibra ottica

I 27 capi di Stato e di Governo, nelle conclusioni del Consiglio europeo dell’1-2 marzo, hanno messo nero su bianco che tra le azioni atte a creare occupazione e crescita nella Ue c’è anche il completamento del mercato unico digitale entro il 2015, “in particolare attraverso l’adozione di misure volte ad aumentare la fiducia nel commercio online e a migliorare la copertura a banda larga, inclusa la riduzione dei costi delle infrastrutture broadband”.

Queste frasi, lette così, potrebbero non significare nulla, ma assumono un significato diverso se poste nel contesto delle prossime mosse della Commissione europea, volte a semplificare la digitalizzazione dell’Europa.

 

Ne ha parlato il Commissario Ue per la Digital Agenda Neelie Kroes sul suo blog, chiarendo che troppo spesso si parla dei vantaggi, innegabili, della banda larga, ma ci si dimentica di parlare dei costi per realizzare le infrastrutture.

Costi che, per l’80%, sono rappresentati dalle opere di ingegneria civile: gli scavi lungo le strade, l’installazione di nuove infrastrutture fisiche come i condotti per i cavi, e così via.

 

Questi costi potrebbero essere ridotti del 30%, spiega la Kroes, evitando le duplicazioni inutili: le società che si occupano dei servizi idrici, energetici o ferroviari hanno infatti infrastrutture separate rispetto alle compagnie telefoniche ed effettuano separatamente i lavori di scavo per installarle.

“Se si potesse rendere più semplice l’accesso, il riutilizzo e la condivisione di queste infrastrutture e condividere i progetti dei lavori civili”, i costi potrebbero essere abbattuti anche del 30%.

 

Tutto questa opera di semplificazione sarà formalizzata entro la fine dell’anno da una proposta della Commissione, che includerà suggerimenti quali la realizzazione di un ‘atlante dei condotti‘ per facilitare la condivisione delle infrastrutture o l’obbligo di pubblicare in anticipo i dettagli dei lavori in caso di scavi per la posa di nuovi cavi.

 

Questo, “sarà un grande passo avanti per il rolluot della banda larga e potrebbe anche significare meno cantieri a intasare le strade” conclude la Kroes, felicitandosi del fatto che tutti gli Stati membri hanno dato il loro sostegno a questo importante obbiettivo.