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Cloud: Microsoft investe 130 mln di dollari per ampliare il data center di Dublino che serve tutta l’area EMEA

Europa


Microsoft aumenterà le proprie risorse in Europa per far fronte alla crescente domanda di servizi di cloud computing. La compagnia americana ha detto che investirà 130 milioni di dollari per ampliare il data center di Dublino, per i servizi online di Office 365, Windows Live, Bing e Windows Azure. L’efficienza energetica delle nuove installazioni sarà migliorata del 50%.

Ricordiamo che il gruppo di Redmond aveva investito inizialmente 500 milioni di dollari in questo centro che è stato avviato nel luglio 2009 e serve tutto il territorio EMEA.

 

Peter Klein, Chief Financial Officer di Microsoft, ha sottolineato che questo investimento indica chiaramente dove la società sta indirizzando la propria attenzione per il prossimo futuro. Sicuramente quella di soddisfare le esigenze dei clienti cloud di Microsoft per rispondere al meglio alle loro esigenze. Da qui la necessità di rafforzare le infrastrutture cloud regionali.

 

Soddisfazione per il Primo Ministro irlandese Enda Kenny, per il quale questo genere di investimenti aiuta il settore business della nazione ma può anche essere positivo per la gestione dell’amministrazione pubblica.

L’investimento di Microsoft consentirà, infatti, di creare 400 posti di lavoro temporanei e circa 50-70 definitivi per la gestione dell’impianto allargato.

 

Il cloud computing cambierà la nostra economia, aumentandone la flessibilità e l’efficienza. Tuttavia, ha osservato recentemente il Commissario Ue per la Digital agenda, Neelie Kroes, intervenendo a Bruxelles all’evento “Fuelling the European Economy” presso il Microsoft Executive Briefing Centre, gli utenti continuano a esitare (Leggi Articolo Key4biz). Sono ancora tanti i dubbi legati ai modelli di business, agli standard, alla portabilità e anche alla protezione dei dati. E anche le aziende, soprattutto le più piccole che si avvantaggeranno maggiormente dei sistemi cloud, vogliono avere risposte certe alle loro domande.

 

E’ per queste ragioni, ha ribadito il Commissario europeo, che la Ue sta lavorando per definire una Strategia comune sul cloud, che consentirà di raggiungere diversi obiettivi e permetterà all’Europa di non essere solo cloud-friendly, ma soprattutto cloud-active.

 

Uno dei primi provvedimenti, annunciati al World Economic Forum di Davos, è la creazione di Partnership europea sul cloud tra istituzioni e industria volta a individuare le esigenze comuni per la fornitura di servizi cloud (Leggi Articolo Key4biz).

La Commissione avvierà questa Partnership con un investimento iniziale di 10 milioni di euro. “Mi aspetto di vedere i primi risultati per il 2013“, ha sottolineato la Kroes.

L’Italia è tra i Paesi meglio preparati a sostenere lo sviluppo del cloud, stando ai dati dello Studio BSA Global Cloud Scorecard, che pone il nostro paese in sesta posizione – la terza in Europa – in relazione alle politiche nazionali che favoriscono lo sviluppo del cloud computing sul mercato nazionale (Leggi Articolo Key4biz)

I vantaggi riscontrati nel nostro paese riguardano innanzitutto la disponibilità di una legislazione ad hoc per il cloud computing: le regolamentazioni sul diritto d’autore e sul cybercrime – sottolinea BSA – proteggono infatti anche i servizi cloud, benché permanga qualche incertezza sul fronte delle pratiche per far rispettare le leggi (enforcement) e su quello giudiziario, a causa dei processi troppo lunghi.

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