Brevetti. Apple ricorre all’Antitrust europeo contro Motorola: ‘Ha violato gli impegni FRAND’

di Alessandra Talarico |

Apple sostiene che Motorola è venuta meno agli impegni sulla concessione in licenza di tecnologie essenziali per la realizzazione di uno smartphone. Accuse respinte da Motorola, che ha affermato di essere alla ricerca di un accordo con Apple dal 2007.

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Non accenna a scendere la tensione tra i player del mercato mobile mondiale, impegnati a darsi battaglia l’un l’altro nei tribunali di mezzo mondo.

L’ultimo episodio in ordine di tempo ha come protagonisti Apple e Motorola, contrapposti nelle aule dei tribunali americani ed europei sulle tecnologie utilizzate negli smartphone, un mercato che, secondo IDC, lo scorso anno ha registrato una crescita del 55%.

La società di Cupertino ha presentato una denuncia presso l’Antitrust europeo accusando la rivale di aver violato gli impegni FRAND, in base ai quali chi possiede un brevetto essenziale deve concederlo sulla base di termini equi, ragionevoli e non discriminatori.

Motorola ha confermato di aver ricevuto la notifica della denuncia da parte della Commissione europea, ma ha rispedito al mittente le accuse. La portavoce di Motorola Mobility Jennifer Erickson, ha spiegato che la società sta tentando di raggiungere un accordo con Apple dal 2007.

 

Nell’ambito delle dispute in corso tra le due aziende, finora la meglio è stata di Motorola, che in Germania ha ottenuto due sentenze favorevoli su tre: in un caso, Apple è stata costretta a rimuovere alcuni modelli di iPhone e iPad dagli store online tedeschi (Leggi articolo Key4biz). Nel terzo caso, i giudici di Monaco hanno riconosciuto le ragioni di Apple, sostenendo che i dispositivi Motorola violano un brevetto Apple relativo al sistema che consente di bloccare lo schermo touch.

 

In questo caso specifico, Apple sostiene che Motorola sia venuta meno agli impegni sulla concessione in licenza di tecnologie essenziali per la realizzazione di uno smartphone.

 

Google, che ha appena ricevuto il via libera all’acquisizione di Motorola Mobility da parte della Commissione europea e del dipartimento di Giustizia Usa, ha fatto sapere di voler mantenere le politiche di concessione delle licenze su termini equi, così come è stato sempre in passato. Le royalty richieste da Motorola si aggirano intorno al 2,25% del costo dei dispositivi che utilizzano i suoi brevetti.

 

Le autorità Usa e Ue hanno comunque sottolineato di voler tenere d’occhio la questione dei brevetti, non escludendo l’apertura di un’indagine se emergessero comportamenti anti-competitivi da parte di Google (Leggi articolo Key4biz).