Frequenze: chiusa a Ginevra la WRC-12. Più risorse per la banda larga mobile meno per la Tv

di Raffaella Natale |

Fondamentale la Conferenza del 2015 dove si deciderà se allocare ulteriore spettro ai servizi tlc.

Europa


Frequenze

La World Radiocommunication Conference 2012 (WRC-12) chiude oggi i propri lavori con la firma degli Atti finali per la revisione dei Regolamenti sulla futura destinazione dello spettro frequenziale.

Oltre 3 mila persone, in rappresentanza di 165 Paesi membri aderenti all’ITU (International Telecommunication Union) hanno partecipato alle quattro settimane (23 gennaio-17 febbraio) di Conferenza, sfidando le rigide condizioni climatiche di Ginevra.

Presenti anche più di 100 osservatori del settore privato e diverse organizzazioni internazionali.

 

La Conferenza s’è svolta sotto la presidenza di Tariq Al Awadhi degli Emirati Arabi, Executive Director dell’Autorità per la regolamentazione dello spettro, che ha commentato: “Abbiamo affrontato questioni molto complesse relative alle radiocomunicazioni e sono lieto di informare che, dopo quattro settimane di difficili negoziati, siamo arrivati a un accordo sul modo di comunicare del prossimo futuro”.

 

Soddisfazione anche per il Segretario generale dell’ITU, Hamadoun Touré, che ha dichiarato: “La WRC-12 ci ha permesso di definire nuove vie per regolamentare i servizi radio e le applicazioni” in modo migliore per tutti.

Touré ha quindi indicato i risultati della Conferenza in materia di allocazione delle risorse frequenziali per la banda larga mobile e per colmare il dividendo digitale, che consentiranno un’armonizzazione globale sull’uso della banda 700 MHz in tutte le regioni e per i servizi che ne hanno maggiore bisogno.

 

I 165 Paesi presenti a Ginevra si sono, quindi, accordati per assegnare più banda alla telefonia mobile.

I delegati hanno trovato un’intesa che consentirà di autorizzare i Paesi ad assegnare una parte di queste frequenze (694-790 MHz), precedentemente usate dalla televisione, alle telco, ha commentato François Rancy, Direttore del Radiocommunication Bureau dell’ITU.

Precisando, tuttavia, che saranno gli Stati membri che dovranno decidere se attribuire le frequenze liberate dal passaggio al digitale terrestre ai servizi tlc o a lasciarle ai disposizione dei broadcaster.

 

Tra l’altro, ha aggiunto Rancy, nella WRC-15, i Paesi dovranno stabilire se assegnare più banda alla telefonia mobile per rispondere ai bisogni crescenti del settore, in particolare per gli smartphone, che aumentano il traffico e hanno quindi necessità di maggiore banda per veicolare le informazioni.

 

La banda larga mobile, informa l’ITU, è molto diffusa nei Paesi occidentali ed è anche la tecnologia sempre più preferita da centinaia di milioni di abitanti delle zone in via di sviluppo dove le infrastrutture cablate sono spesso incomplete e costose.

 

Per la GSMA la Conferenza di Ginevra ha riconosciuto il ruolo fondamentale che gioca lo spettro per il futuro della banda larga mobile. Ancora di più la WRC-15 definirà l’allocazione delle risorse per i servizi tlc.

I delegati di tutto il mondo, si legge nella nota, hanno affermato il loro impegno a garantire che i cittadini abbiano accesso immediato alle risorse e gli strumenti necessari per vivere e lavorare nel ventunesimo secolo. L’ITU lancerà presto un intenso programma pluriennale di lavoro per valutare la possibilità di garantire maggiore spettro agli standard IMT (International Mobile Telecommunications) già all’ordine del giorno della WRC-15.

 

Mercoledì scorso il Parlamento Ue ha approvato la Raccomandazione sul programma quinquennale relativo alla politica in materia di spettro radio (Leggi Articolo Key4biz).

Si tratta di un accordo con i governi nazionali sul modo migliore per riallocare le frequenze liberate dal passaggio dalla televisione analogica a quella digitale per nuovi usi, quali i servizi mobili a banda larga.

Sulla base dell’accordo, dal 1° gennaio 2013 la banda a 800 MHz attualmente utilizzata dalla TV dovrebbe essere liberata in tutti gli Stati membri per i servizi wireless.

Ciò contribuirà a creare un mercato paneuropeo delle telecomunicazioni, dove i nuovi servizi saranno in grado di creare opportunità e crescita per i 500 milioni di consumatori europei.

Su richiesta del Parlamento e in base alla normativa già approvata dai governi nazionali, quindi, entro il 2015, dovrebbero essere assegnati al traffico dati mobile almeno ulteriori 1200 MHz.