Spettro radio: dal Parlamento Ue via libera all�uso delle frequenze 800 MHz per la banda larga mobile

di Alessandra Talarico |

Per l�eurodeputato Francesco De Angelis, l�approvazione della raccomandazione va nella giusta direzione per recuperare il ritardo accumulato nei confronti di USA e Cina in fatto di sviluppo della banda larga.

Europa


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� stata approvata oggi dal Parlamento europeo la Raccomandazione sul programma quinquennale relativo alla politica in materia di spettro radio (RSPP): si tratta di un accordo con i governi nazionali sul modo migliore per riallocare le frequenze liberate dal passaggio dalla televisione analogica a quella digitale per nuovi usi, quali i servizi mobili a banda larga.

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Sulla base dell’accordo, dal 1� gennaio 2013 la banda a 800 MHz attualmente utilizzata per la TV dovrebbe essere liberata in tutti gli Stati membri per i servizi senza fili a banda larga. Ci� contribuir� a creare un mercato paneuropeo delle telecomunicazioni, dove i nuovi servizi saranno in grado di creare opportunit� e crescita per i 500 milioni di consumatori europei.

Su richiesta del Parlamento e in base alla normativa gi� approvata dai governi nazionali, quindi, entro il 2015, dovrebbero essere assegnati al traffico dati mobile almeno ulteriori 1200 MHz.

Inoltre, la Commissione dovrebbe valutare, entro il 1� gennaio 2015, se vi sia la necessit� di armonizzare le bande di frequenze supplementari per gestire la crescita del traffico dati senza fili.

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Lo spettro radio supporta 3,5 milioni di posti di lavoro e attivit� economiche per oltre 250 miliardi di euro all�anno in Europa, compresi i servizi a banda larga senza fili.

Come sottolineato nell’agenda digitale europea, la banda larga senza fili � importante per stimolare la concorrenza, allargare le possibilit� di scelta per il consumatore e l’accesso nelle zone rurali e in altre zone in cui l’installazione della banda larga senza fili � difficile o non � conveniente dal punto di vista economico. Tuttavia, la gestione dello spettro radio pu� incidere sulla concorrenza modificando il ruolo e il potere degli operatori di mercato, ad esempio nel caso in cui taluni utenti esistenti ricevano vantaggi ingiustificati dal punto di vista concorrenziale.

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Il Programma in materia di spettro radio � ha affermato il relatore Gunnar H�kmark � �� parte integrante della creazione di un mercato digitale unico europeo�.

�La prima politica europea in materia di spettro radio permetter� all’Unione di riconquistare la leadership mondiale nella comunicazione senza fili. Ottimizzer� l’uso delle frequenze a vantaggio di tutti gli utenti di smartphone e altre piattaforme digitali mobili�, ha aggiunto H�kmark.

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L�approvazione del programma RSPP � quindi un ulteriore passo avanti, ha sottolineato la Commissione europea, per garantire la disponibilit� di risorse frequenziali adeguate per le applicazioni e i servizi a banda larga senza fili di nuova generazione (4G) nonch� per tutta una serie di servizi in ambito culturale e nei settori del trasporto, della sanit�, della ricerca, della protezione civile, dell’ambiente e dell’energia (comprese le reti energetiche intelligenti e i contatori intelligenti).

Il Commissario all�Agenda digitale, Neelie Kroes ha espresso soddisfazione per l�adozione del programma RSPP, che �contribuir� a ridurre il divario digitale, a rendere l’Europa un continente �digitale� e competitivo e a introdurre pi� scelta nella banda larga wireless�.

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�Con questo passaggio finisce il gap digitale tra cittadini europei�, ha commentato inoltre l�eurodeputato Francesco De Angelis.

�Innanzitutto, per la prima volta l’Europa si dota di una visione comune per la divisione dello spettro, che fino ad oggi � rimasta di esclusiva competenza nazionale�, ha sottolineato De Angelis, secondo cui l�approvazione della Raccomandazione �mette il sigillo del Parlamento all’obiettivo di liberare la banda di frequenza 800 MHz per i servizi internet a banda larga senza fili entro la fine dell’anno, e all’impegno sottoscritto dal Consiglio a velocizzare la banda larga mobile ad almeno 30 MB per secondo�.

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�Se vogliamo che l’Europa diventi leader mondiale in fatto di economia della conoscenza, recuperare il ritardo accumulato nei confronti di USA e Cina in fatto di sviluppo della banda larga diventa cruciale, e l’intesa tra Parlamento, Consiglio e Commissione va proprio in questa direzione�, ha concluso De Angelis.