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Supercomputer: operativo ‘Sunway BlueLight’, il primo cervellone completamente ‘made in China’

Cina


La Cina aveva già conquistato il primato mondiale in fatto di supercomputer,  con Tianhe-1A, una macchina in grado di lavorare costantemente su velocità pari a 2,51 petaflop (il precedente n.1 della lista, l’americano Jaguar System, raggiungeva la velocità di 1,76 petaflop su prestazioni prolungate).

 

Ora, dopo aver riceduto il primato al Giappone, il paese segna però un nuovo traguardo: se infatti Tianhe-1 era un megacervellone ‘ibrido’ (i 21 mila microprocessori usati erano infatti prodotti negli Usa da Intel e Nvdia), con ‘Sunway BlueLight‘ la Cina diventa il terzo paese al mondo – dopo Usa e Giappone – a lanciare un supercomputer completamente ‘fatto in casa’.

Il supercomputer – dotato di 8.700 microprocessori ShenWei SW1600 e in grado di eseguire un migliaio di miliardi di calcoli al secondo – è stato installato a settembre al National Supercomputing Center (NSCC) situato nella città di Jinan ed è diventato operativo da pochi giorni.

Secondo l’agenzia China Daily, ci sono voluti tre mesi di test prima del lancio ufficiale del supercomputer, sviluppato dal National Research Center of Parallel Computer Engineering and Technology.

 

Nell’ultima lista dei 500 megacervelloni più potenti del mondo, datata novembre 2011, solo 4 super Pc non usano processori ‘made in Usa’ e la Cina si colloca al secondo posto con 75 macchine presenti in lista.

 

Attualmente, il computer più potente al mondo è giapponese: si tratta di K Computer di Fujitsu e dispone di una capacità di calcolo di otto quadrilioni di operazioni al secondo, ovvero dieci alla ventiquattresima calcoli.

 

Il Tianhe-1° è stato in vetta per un certo periodo prima di cedere lo scettro. Il Sunway Bluelight si è piazzato invece 14esimo nell’ultima Top 500, ma lo stesso segna un importante primato per la Cina e la sua capacità di innovazione nello sviluppo e l’utilizzo di computer dalle altissime prestazioni.

BlueLight Sunway svolgerà un ruolo importante nel campo della ricerca oceanografica, della bio-farmacia, del design industriale e nella previsione dei rischi finanziari, ha riferito l’agenzia di stampa statale Xinhua, e fungerà inoltre da nodo del grid computing nazionale cinese, contribuendo allo sviluppo scientifico ed economico di tutto il paese.

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