eLearning ‘As a Service’: Docebo riceve 2,4 mln di euro da Principia II per nuova piattaforma cloud

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La società strizza l’occhio alle Università del Mezzogiorno e intanto lancia la sfida alle soluzioni Cloud della Silicon Valley

Italia


Michele Costabile

Docebo, società italiana specializzata nella realizzazione di soluzioni eLearning integrate per aziende, annuncia l’ingresso nel proprio assetto azionario di Principia II, fondo chiuso gestito da Principia SGR, una delle maggiori realtà operanti nel settore del venture capital italiano per masse gestite, che ha sottoscritto un aumento di capitale da 2,4 milioni di euro.

Docebo gestisce attualmente la formazione di oltre 300.000 utenti nei 5 continenti, grazie alla piattaforma Docebo, allo sviluppo di corsi multimediali e ad attività di project management.

Con il vanto di un track record positivo dalla sua nascita, e ricavi in costante crescita negli ultimi 7 anni, l’azienda si è affermata sul mercato internazionale con capitali esclusivamente italiani: nel 2006 con l’Angel Investor Seeweb, oggi con Principia II.

 

L’ingresso di Principia II nel capitale di Docebo rappresenta un’occasione unica, per la società eLearning italiana, di accelerare lo sviluppo del proprio prodotto in un’ottica Cloud/SAAS, rispondendo così ad una chiara richiesta del mercato, rimasta per il momento inascoltata. I capitali raccolti sono infatti finalizzati al lancio della nuova Docebo Cloud, piattaforma di eLearning “As a Service” con tutte le carte in regola per stravolgere il mercato della formazione a distanza: da attivare online, senza alcuna competenza tecnica richiesta, permette a piccole e grandi realtà di erogare formazione in maniera intuitiva, flessibile e immediata.

 

Claudio Erba, CEO di Docebo, ha dichiarato: “Il fatto che alcuni partner di Principia SGR – Andrea Di Camillo e Marco Magnocavallo – fossero loro stessi imprenditori del mondo Internet, ha creato un’intesa di prospettive naturale e spontanea. Dialogare con un interlocutore VC italiano ha, inoltre, avuto innumerevoli vantaggi, in virtù di una maggiore affinità culturale e territoriale – anche nell’ottica di una concreta valorizzazione delle risorse del territorio nazionale“.

Docebo si prepara infatti ad effettuare ingenti investimenti in Italia, andando – da un lato – a potenziare il proprio team di sviluppo con sede a Napoli e, dall’altro, a stringere accordi con realtà Universitarie e di ricerca del Mezzogiorno. Il “terzo pilastro” della strategia di investimento di Docebo è, infine, costituito da un processo di forte internazionalizzazione del proprio software eLearning (già localizzato in oltre 25 lingue), lanciando così la sfida alle soluzioni Cloud della Silicon Valley.

 

Andrea Di Camillo, partner di Principia SGR, ha sottolineato: “Abbiamo investito in Docebo puntando così su una piccola ma già solida realtà italiana che si basa su un ottimo prodotto da un lato e sulla capacità e l’esperienza del suo team dall’altro, due componenti essenziali che la rendono pronta ad affrontare e sostenere i nuovi sviluppi internazionali che intendiamo portare avanti con le nuove risorse, non solo finanziarie, messe a disposizione della società“.

In ultimo, il CEO di Docebo guarda al futuro: “Considero Docebo un caso esemplare delle ricche potenzialità creative di questo paese, e della sua capacità di introdurre sul mercato un prodotto “di rottura” e assolutamente rivoluzionario quale – sono sicuro – sarà considerata la nostra piattaforma Docebo Cloud“.

La compagine societaria della SGR, partecipata dal management Andrea Di Camillo, Michele Costabile (nella foto), Stefano Siglienti e Andrea Gerosa e dagli investitori istituzionali CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e Fondazione BNC, anch’essa eterogenea spiega in parte il DNA e la cultura che spinge la SGR ad adottare un approccio industriale e offrire un coaching anche operativo alle start-up nelle quali investe, perseguendo ambiziosi obiettivi di sviluppo.