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Reti NGN: per Lepida, la soluzione è ‘federare i dati’

Italia


Laddove gli scavi risultano onerosi, l’esistenza di cavidotti, pali e tralicci diventa fondamentale per dotare il territorio delle infrastrutture di telecomunicazioni che altrimenti comporterebbero lavori assai costosi. E quando serve “mettere mano” alle infrastrutture per modernizzarle e ampliarle è il caso delle reti di nuova generazione a banda ultra larga, le NGN occorre procedere con attenzione per evitare inutili costi. Il primo passo per procedere all’ampliamento delle reti è quindi la conoscenza precisa e dettagliata delle infrastrutture esistenti.

 

Conoscenza che si ottiene con un “catasto”, un oggetto analogo a quello che censisce i fabbricati e che in questo caso comprende appunto la struttura delle reti nel territorio, cui gli operatori interessati alla realizzazione delle reti di nuova generazione devono poter accedere per sapere quali soggetti, con che modalità e dove hanno posizionato cavi di fibra ottica nel sottosuolo oppure per conoscere chi possiede cavidotti adatti a ospitarle, ad esempio i gestori dei servizi come gas, luce, acqua, teleriscaldamento.

 

La conoscenza e l’agevole accesso a tali informazioni è strategica per dar corso ai lavori di integrazione e potenziamento della rete NGN, con elevato risparmio di tempo e denaro. Questa esigenza è stata fatta propria da tutti i soggetti interessati alla costruzione della nuova infrastruttura, riuniti nell’ANFoV (associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione) che ha pubblicato un documento generale sulle possibili caratteristiche di questo catasto. Si inserisce in questo ambito la proposta di Lepida, innovativa e ricca di opportunità: l’idea infatti è quella di dare vita a un catasto “federato”, ossia una piattaforma unica in grado di “leggere” i dati forniti da tutti gli operatori di telecomunicazioni e da tutti i soggetti (pubblici o privati), relativi alle infrastrutture e di renderli disponibili attraverso una interfaccia web comune.

 

Lepida ha espletato una selezione per realizzare una piattaforma che prevede la rappresentazione dei dati in un formato standard, realizzando una sorta di “database unico virtuale”, all’interno della quale possono essere raccolti e rappresentati tutti i dati disponibili e quelli che lo saranno in futuro.

 

Il modello organizzativo è in via di definizione e prevede, ad esempio, la fruizione dei dati, previa registrazione, a tutti gli o. ratori del settore, senza alcuna discriminazione.

 

Tra le informazioni disponibili ci sono le indicazioni sulla proprietà di ogni infrastruttura, sui relativi vincoli e sulle disponibilità attuali. L’elemento innovativo è rappresentato appunto dalla federazione, in un’ottica di “riuso” e di condivisione delle informazioni esistenti e quindi di efficienza e di risparmio economico e di energie struttura, sui relativi vincoli e sulle disponibilità attuali.

 

L’elemento innovativo è rappresentato appunto dalla federazione, in un’ottica di “riuso” e di condivisione delle informazioni esistenti e quindi di efficienza e di risparmio economico e di energie.

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