Sony Ericsson: è profondo rosso. Va male l’ultimo trimestre prima del passaggio nelle mani di Sony

di |

Gli analisti attendevano un leggero profitto ma la JV ha registrato perdite ante imposte per 247 milioni di euro. Solo 9 milioni i dispositivi venduti nell’ultimo trimestre 2011, ma Sony ha in programma il lancio di 12 nuovi modelli Android nel 2012.

Mondo


Bert Nordberg

E’ un profondo rosso quello in cui sprofonda Sony Ericsson, in quello che dovrebbe essere il suo ultimo trimestre prima del passaggio del controllo della joint venture nelle mani di Sony.

La società nippo-svedese ha chiuso infatti il quarto trimestre con una perdita ante imposte di 247 milioni di euro, mentre il mercato attendeva un profitto, seppur leggero.

 

La joint venture ha pagato il fatto di essersi lasciata cogliere impreparata dal boom degli smartphone scivolando al nono posto tra i principali produttori mondiali di dispositivi mobili, scavalcata in brevissimo tempo da Apple e Samsung e non solo.

La crisi economica e la necessità di riorganizzare l’attività hanno poi fatto il resto: per l’intero 2011, la società attende un rossa da 243 milioni di euro.

 

Dal prossimo febbraio, Sony prenderà il controllo della joint venture e punterà a recuperare il ritardo nel segmento smartphone – che da qui a qualche anno rappresenteranno la metà di tutti i telefonini venduti nel mondo – e a integrare gli smartphone Android nel suo ‘parco’ device (che va dalla Playstation ai Tv Bravia e i Pc Vaio), cercando quindi di bilanciare il decremento delle vendite di televisori. Circolano diverse indiscrezioni sui programmi di Sony in questo senso: secondo il sito GSM Arena, la società avrebbe in programma il lancio di almeno 12 nuovi modelli Android entro la fine dell’anno, dal prezzo compreso tra 260 e 370 euro.

 

Sony Ericsson è riuscita a vendere soltanto 9 milioni di telefonini nel corso dell’ultimo trimestre del 2011, in calo del 20% rispetto all’anno precedente. Le vendite di smartphone non sono riuscite a compensare il crollo delle vendite di telefonini tradizionali, che rappresentano il 20% dei volumi complessivi di vendita.

Ericsson, intanto, ha annunciato che gli insuccessi della divisione costeranno al gruppo un taglio di 125 milioni di euro all’utile operativo del quarto trimestre.

 

“I risultati del quarto trimestre sono il risultato di un’intensa concorrenza, di condizioni macroeconomiche sfavorevoli e degli effetti delle inondazioni che hanno colpito la Thailandia nel corso del trimestre”, ha affermato il presidente e Ceo di Sony Ericsson, Bert Nordberg.

 

Sony Ericsson è stata fondata nel 2001 e in questi 10 anni il mercato dei cellulari è profondamente cambiato, con il passaggio dai cosiddetti feature phone – i ‘normali’ telefonini – agli smartphone per l’accesso a internet. Nei suoi 10 anni di operatività la JV ha generato utili per circa 1,5 miliardi di euro.

 

La market share nel mercato dei dispositivi Android, al terzo trimestre 2011, si attestava all’11% (in volume) mentre quella complessiva nel mercato dei cellulari si attestava al 2%.