Frequenze Tv, Corrado Passera: ‘Venerdì comunicheremo le modalità dell’asta’

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Soddisfatti Paolo Gentiloni e Michele Meta del Pd, firmatari dell’interrogazione presentata oggi nel Question Time.

Italia


Corrado Passera

In occasione del Consiglio dei Ministri che si terrà venerdì 20 gennaio alle ore 9.00, il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera esprimerà le proprie ‘determinazioni’  in merito all’avvio dell’asta per l’assegnazione delle frequenze. 

E’ quanto ha dichiarato oggi Passera, rispondendo durante il Question Time a un’interrogazione del gruppo del Pd, di cui è primo firmatario Paolo Gentiloni.

Passera ha ribadito l’intenzione di valorizzare le frequenze del dividendo digitale stoppando l’assegnazione gratuità perché, ha spiegato, “le frequenze hanno un valore strategico oltre che economico“. Tuttavia, ha sottolineato, “serve un’analisi seria e approfondita” e la verifica “che è stata già attivata si sta concludendo”.

 

La procedura del beauty contest era stata prevista in un contesto economico e sociale molto diverso da quello attuale in cui lo Stato deve dimostrare di saper massimizzare le sue risorse”, ha detto Passera.

 

Gentiloni e il deputato Michele Meta si sono dichiarati “molto soddisfatti per la notizia data in Aula dell’impegno del governo a rivedere la procedura del beauty contest e a concretizzare quanto era stato annunciato in varie occasione in merito alla valorizzazione delle frequenze”.Il Pd si è speso molto per questi obiettivi, apprezziamo dunque che si passi dalle intenzioni ai fatti“, hanno aggiunto.

 

Nell’interrogazione, i deputati del Pd sottolineavano che il valore delle frequenze è stato confermato appena cinque mesi fa da un’asta pubblica in cui ciascuna frequenza è stata assegnata per un valore di circa 350 milioni di euro. Il beauty contest lanciato su analoghe frequenze, precisavano, consentirebbe agli aggiudicatari di disporre gratuitamente dello stesso bene pubblico, salvo poterlo rivendere dopo appena cinque anni.

Il meccanismo in atto finirebbe per non aprire nemmeno il mercato delle frequenze televisive a nuovi ingressi, al contrario favorirebbe il consolidamento delle posizioni dominanti.

I deputati del Pd rimarcavano inoltre che gli evidenti squilibri, a danno di operatori delle televisioni minori e locali, realizzati con la transizione al digitale possono essere risolti con una porzione molto limitata delle frequenze inserite nel beauty contest.

 

Riguardo all’assegnazione delle frequenze Tv agli operatori tlc per i servizi di banda larga mobile, stamani il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, durante un’audizione alla Camera sulle NGN ha commentato che “La completa conversione alla televisione digitale deve avvenire entro la prima metà di quest’anno e le frequenze del dividendo digitale già aggiudicate e già pagate devono essere assegnate agli operatori mobili”.

“Le richieste di rinvio che arrivano da più parti non possono essere assecondate“, ha poi puntualizzato.

“Noi faremo la nostra parte approvando entro gennaio il piano delle frequenze per Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia; dopodiché spetta alle istituzioni nazionali e locali far rispettare le leggi dello Stato e gli impegni presi”.

“Diamo un segnale concreto che il Far West dell’etere in questo Paese è finalmente finito. Diamo un segnale concreto di serietà anche al settore televisivo, rilasciando dopo decenni di provvisorietà i titoli autorizzativi definitivi. Diamo un segnale di serietà presentandoci per la prima volta alla conferenza delle radiocomunicazioni – che avrà luogo ai primi di febbraio a Ginevra – con idee chiare in linea con l’Europa“, ha concluso Calabrò.