Data protection: entro fine mese la Ue potrebbe presentare la proposta di Regolamento

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Lo sviluppo dei social network e dell’online gaming e i gravi episodi di furto dei dati che si sono verificati negli ultimi anni, rendono necessario che la Ue si adegui alle nuove tecnologie e sappia fornire una risposa adeguata in tema di data protection

Unione Europea


Data Protection

La Commissione Ue presenterà entro la fine di gennaio le sue proposte per rafforzare la protezione dei dati personali dei cittadini Ue, relativamente agli acquisti effettuati online o all’iscrizione sui social network (Leggi Articolo Key4biz).

Lo ha annunciato Matthew Newman, portavoce del Commissario Ue della Giustizia, Viviane Reding, incaricata del dossier.

Newman ha fatto sapere che “La proposta di Regolamento potrebbe essere già adottato per la fine del mese”.

Le mozioni dovrebbero essere discusse nel corso della riunione dei Commissari che si terrà il prossimo 25 gennaio.

 

Le nuove disposizioni, ha precisato il portavoce, prevedranno l’obbligo per le società di ottenere un ‘consenso esplicito’ per raccogliere dati personali. Queste sono anche tenute alla riservatezza di questi dati e a informare immediatamente gli utenti in caso di problemi.

Gli utenti potranno, a loro volta, chiedere l’eliminazione dei dati trasmessi e, se lo desiderano, spostare questi dati da un fornitore di un servizio a un altro. Questo implicherà la necessità di introdurre un format unico utilizzabile da tutti i provider.

 

La Commissione considererà anche la possibilità di comminare delle multe per sanzionare il mancato rispetto di tali obblighi e le condotte criminali individuate.

 

La Riforma della legislazione europea, in vigore dal 1995, s’è imposta dopo il verificarsi di diversi incidenti gravi, come il caso del programma Street View di Google per il quale sono stati raccolti una serie di dati personali senza aver ottenuto alcun consenso dagli interessati.

Alcuni Paesi dell’Ue, in particolare il Belgio e la Francia, hanno sanzionato questo comportamento, ma altri non lo hanno fatto.

Ne è risultata “una mancanza di coerenza nella risposta della Ue di fronte a questo tipo di problemi”, ha commentato il portavoce della Reding.

 

Altro incidente grave è stato il furto dei dati personali, in particolare indirizzi e numeri di carte di credito, degli utenti di PlayStation Network.

“I clienti di Sony sono stati informati dell’accaduto solo dopo una settimana“, ha sottolineato Matthew Newman.

 

Lo sviluppo dei social network e dell’online gaming rende necessaria questa Riforma, “perché la gente non si fida” dell’uso che si potrebbe fare dei loro dati personali.

Un recente sondaggio di Eurobarometro ha, infatti , evidenziato che il 70% dei cittadini Ue teme l’uso abusivo dei loro dati personali, in particolare la trasmissione di queste informazioni tra aziende senza il loro consenso.