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CES 2012: basta tastiere, mouse e schermi touch, il futuro dell’hi-tech parte da Kinect

Stati Uniti


Comandare un televisore con la voce o il gesto della mano, aggiornare una pagina web con lo sguardo: con le nuove interfacce, la prospettiva di un futuro senza bottoni, mouse,  tastiera o schermi touch comincia a diventare una realtà.  

“I dispostivi di oggi sono sempre più intelligenti”, a cominciare dai televisori che si sono ormai aperti all’universo internet, ha sottolineato Derek Li, presidente della società americana Zienon, presente al CES di Las Vegas.

Anche se, secondo lui, queste interfacce accusano un forte ritardo, “un po’ come i Pc che negli anni ’80 avevano solo la tastiera e non il mouse”.

La modernità, secondo Li, è che i televisori potranno essere comandati a distanza, con accessori che evocano i joystick della console Wii (Nintendo) o anche senza, come avviene grazie al sistema AirMove.

 

Il sistema di gioco senza controller Kinect di Microsoft ha segnato una svolta nel 2010, dando la prova che si può far funzionare una console anche solo coi gesti o la voce.

Le vendite di Kinect sono andate ben oltre le speranze, con più di 18 milioni di periferiche vendute nel 2011, e questo ha dato slancio a tutto il settore che ha cominciato a lavorare  a queste nuove interfacce.

Se al contrario “il Kinect fosse stato un flop, ci sarebbero voluti diversi anni per recuperare”, ha commentato Virgile Delporte, vicepresidente marketing di SoftKinetic, una società belga specializzata nel riconoscimento gestuale, con una tecnologia concorrente a quella di Microsoft.

“La prima applicazione è ludica“, ha indicato Delporte, poi paramedica, con l’analisi dei movimenti dei pazienti delle case di riposo o in fisioterapia, e anche sportiva, per perfezionare per esempio un tiro a golf.

Ma infine sbarcherà nel mondo dei laptop e dei tablet,” con applicazioni che ancora non riusciamo nemmeno a immaginare.

 

Il presidente di Microsoft, Steve Ballmer, ha annunciato che dal primo febbraio Kinect sarà compatibile con i computer che usano Windows e alcuni si sono già affrettati a pensare a un’applicazione commerciale.

La società britannica BodyMetrics scommette su un uso dei sistemi di riconoscimento corporeo per il settore della distribuzione, in negozio per aiutare per esempio nella scelta di un bel paio di jeans, e soprattutto a casa, per facilitare gli acquisti online.

“Il 30-40% degli abiti acquistati su internet vengono restituiti” perché non vanno bene, osserva il presidente di BodyMetrics Suran Goonatilake. Ma tutto potrebbe cambiare se l’utente potesse riprodurre il proprio corpo sul pc grazie a un sistema simile a Kinect e fargli provare virtualmente dei vestiti: il programma eviterebbe sicuramente le cattive sorprese.

 

Anche la tecnologia eye-tracking, sviluppata dalla svedese Tobii, è sul punto di sbarcare sui computer classici.

Usata da alcuni anni per studiare la reazione dei consumatori nelle ricerche di mercato, per esempio, questa tecnologie ha raggiunto un punto tale di sofisticazione che il fondatore di Tobii, John Elvesgo, può aggiornare una pagina internet, o far partire l’applicazione musicale Spotify, con un semplice sguardo sul “primo laptop controllato dagli occhi“.

“I dati forniti dallo sguardo sono molto difficili da interpretare“, ha notato Elvesgo, ma oggi il sistema è pronto per essere installato su dispositivi di largo consumo, compresi giochi e pc. Ieri il sistema ha catturato l’attenzione degli ingegneri di Hewlett-Packard.

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