Banda larga: parte dal Sud il piano Agenda digitale Italia 2020

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All’Agenda digitale vengono destinati 423 mln di euro che verranno utilizzati in 3 progetti da realizzare nelle regioni del Sud per ‘conseguire importanti obiettivi chiaramente percepibili dai cittadini in termini di miglioramento della qualità di vita’.

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Mario Monti

Azzeramento del digital divide; adeguamento competitivo dell’accesso a Internet per cittadini e imprese con le reti di nuova generazione; aumento nella quantità e qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione accessibili via Internet. Sono questi i tre capisaldi del Piano d’azione coesione, approvato ieri dal Governo e dalle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia per quanto riguarda l’Agenda digitale.

Un intervento che prevede la riqualificazione di Fondi strutturali comunitari per 3,1 miliardi di euro e concentra gli investimenti in tre settori ad alto impatto socioeconomico (scuola, ferrovie e agenda digitale) con l’obiettivo anche sostenere l’occupazione dei lavoratori svantaggiati, maggiormente colpiti dalle difficoltà di questa fase congiunturale negativa.

 

“Questo piano d’azione non attribuisce nuovi fondi ma fa di più. Inizia ad usare meglio i fondi già assegnati: 3,1 miliardi dei 26 che le Regioni coinvolte devono spendere entro fine 2015” per evitare di perderli, ha detto il premier Mario Monti, aprendo la conferenza stampa che ha presentato il Piano d’Azione.

“Utilizzare bene i fondi europei – ha aggiunto Monti – non é solo una priorità ma anche una condizione per assicurare che la politica di coesione europea rimanga di dimensioni significative”.

 

All’Agenda digitale vengono destinati 423 milioni di euro che, nello specifico, verranno utilizzati in tre progetti da realizzare nelle 8 regioni del Sud Italia per “conseguire importanti obiettivi chiaramente percepibili dai cittadini in termini di miglioramento della qualità di vita”, spiega ancora il Governo.

 

Innanzitutto si punta ad azzerare il divario digitale con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini delle 8 regioni coinvolte una velocità di accesso a Internet ad almeno 2 Mbps entro il 2013. Entro il 2020 – in linea con la Digital Agenda europea – la velocità di connessione dovrebbe arrivare a 100 Mbps per il 50% dei cittadini e ad almeno 30 Mbps per tutta la popolazione. A tale scopo, il Piano prevede l’avvio di investimenti nelle reti di nuova generazione per 254 milioni di euro da parte di Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Molise (che si vanno ad aggiungere ai 288 milioni di euro già impegnati dalle stesse Sicilia e Sardegna, nonché dalla Campania).

Il piano, infine, punta ad aumentare la quantità e la qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione accessibili via Internet grazie alla creazione di Data Center di ultima generazione, integrati nelle Reti di nuova generazione. Calabria, Basilicata e Sardegna, assieme al Molise, che ha scelto di aderire al Piano di Azione disegnato per le altre Regioni, ne avviano la realizzazione destinandogli 161 milioni di euro al fine di creare le condizioni che permetteranno la definitiva digitalizzazione della Pubblica amministrazione e la fruizione online di tutti i suoi servizi, lo sviluppo del cloud computing per la Pubblica Amministrazione e le imprese, e l’attrazione di investimenti dell’industria ICT nel Sud del Paese.