Sicurezza hi-tech: l’iPhone nuovo partner dell’FBI nella lotta al crimine

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Grazie a uno scanner, gli agenti potranno eseguire la scansione delle impronte digitali e confrontarle con il database nazionale dell'FBI per una rapida identificazione di un sospetto.

Stati Uniti


MobileOne

Criminali attenti: l’iPhone si appresta a diventare uno dei più preziosi alleati dell’FBI nell’identificazione delle impronte digitali dei malfattori.

Lo rivela il sito Cult of Mac, secondo cui i federali starebbero testando uno scanner – chiamato MobileOne – che permetterebbe agli agenti di eseguire la scansione delle impronte digitali di un sospetto e di confrontarle con il database nazionale dell’FBI per una rapida identificazione.

 

Realizzato da Fulcrum Biometrics, MobileOne è stato lanciato a maggio al prezzo di circa 600 dollari – un prezzo abbordabile, quindi, anche per i piccoli dipartimenti – e dispone di uno scanner di impronte digitali a 256-bit e con una risoluzione ottica di 508dpi costruito da Authentec che si può collegare all’iPhone o all’iPod Touch tramite un connettore 30-pin.

 

Fulcrum sostiene che lo scanner è in grado di elaborare 10 impronte digitali più una serie di cinque immagini del volto in meno di un minuto, il che permetterebbe un notevole risparmio di tempo e denaro per gli agenti, che altrimenti dovrebbero portare il sospetto in centrale.

 

Cult of Mac sottolinea che il MobileOne è “tra” i dispositivi che l’FBI testerà nel 2012. Ci vorrà dunque un po’ di tempo per vedere MobileOne fare la sua parte nella lotta al crimine. L’iPhone, intanto, la sua parte già la fa grazie a un altro dispositivo, parecchio più costoso di quello messo a punto da Fulcrum, chiamato MORIS (Mobile Offender Recognition and Information System) che offre il riconoscimento facciale e dell’iride.