Eurispes: i giovani italiani sempre più cellulare-dipendenti, incuranti dei pericoli del ‘sexting’

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Il 6,7% degli adolescenti ha inviato sms o mms a sfondo sessuale e il 10,2% li ha ricevuti. I ragazzi non sono consapevoli di far girare materiale pedopornografico e che queste immagini possono finire nelle mani di malintenzionati.

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Sex Mobile

Il cellulare è ormai uno strumento immancabile nelle tasche degli adolescenti italiani che spesso, incuranti delle conseguenze, lo utilizzano anche per inviare immagini e video a sfondo sessuale ad amici, fidanzati, adulti, persone conosciute e non. È il fenomeno del ‘sexting’, interessa sia maschi che femmine, ed è in preoccupante aumento secondo i dati dell’ultima ‘Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia’ condotta da Eurispes – Telefono Azzurro.

Emerge dallo studio il 97% dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni possiede un cellulare: tra questi, ben il 6,7% degli adolescenti ha inviato sms o mms a sfondo sessuale e il 10,2% li ha ricevuti. Un fenomeno legato a doppio filo con quello del bullismo, dato che in alcuni casi, l’invio e la pubblicazione online di queste immagini nasce dalla volontà di ferire il protagonista delle immagini stesse.

Trattandosi spesso di minori, è inoltre preoccupante il dato secondo cui in molti casi i ragazzi non sono consapevoli di far girare materiale pedopornografico e che queste immagini possono arrivare nelle mani di malintenzionati.

L’8% dei ragazzi ha inoltre usato il cellulare anche per fare chiamate a linee telefoniche per adulti.

Il fenomeno del sexting è ‘trasversale’: interessa cioè sia maschi che femmine anche se sono prevalentemente i maschi sia a inviare sms o mms a sfondo sessuale (contro il 3,6% delle femmine), sia a riceverli (15,5% contro il 7,1% delle femmine). Analogamente, il 10,5% dei maschi ha effettuato telefonate a linee telefoniche per adulti, contro il 6,4% delle femmine.

Ancora poco percepita, invece, la potenzialità del telefonino come strumento di denuncia di situazioni di illegalità: il 90,4% dei giovani dichiara infatti di non aver utilizzato il cellulare per denunciare un evento particolare o un pericolo (ad es. un furto). Fa riflettere, inoltre, il dato secondo cui al 21% dei ragazzi è capitato di usare il cellulare per copiare durante un compito in classe.

 

Secondo i dati Eurispes – Telefono Azzurro, il 36,6% degli adolescenti possiede un cellulare con funzioni base, il 50,1% possiede uno smartphone e il 10,1% ha addirittura più di un telefono cellulare.

Gli sms restano lo strumento di comunicazione più usato – ben il 42,8% ne invia oltre 10 sms al giorno, solo il 12,5% non ne manda nessuno, il restante 44% si distribuisce in un range che va da 1 a 10 messaggi al giorno – ma l’indagine conferma inoltre come il cellulare stia prendendo sempre più piede come strumento di accesso ai contenuti online: il 59,2% degli adolescenti lo utilizza per connettersi a internet, una percentuale in forte crescita rispetto alle rilevazioni dello scorso anno quando la percentuale di bambini e adolescenti che facevano uso del cellulare per la navigazione in Rete si attestava al 23%

 

Minore il successo degli mms e delle email: il 13,7% dei ragazzi invia 1-2 mms al giorno, contro il 76,4% che non ne invia nessuno, mentre il 70,3% non ha mai inviato un’email dal cellulare. Più gettonate invece le chat: il 23,6% chatta 1-2 volte al giorno, il 21,7% oltre 10 volte al giorno ed il 12,4% da 6 a 10 volte al giorno.

Riguardo infine quella che dovrebbe essere la funzione basilare dei telefonini, ossia le telefonate, il 45,5% dei ragazzi ne effettua da 3 a 5 al giorno ed il 24,8% da 6 a 10 al giorno.