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Antitrust: la Ue apre procedura formale contro Apple e cinque editori. Sospetto cartello sul mercato eBook

Unione Europea


La Commissione Ue ha aperto una procedura formale contro Apple e cinque editori internazionali per capire se c’è stata violazione delle norme antitrust sul mercato europeo degli eBook.

Oltre all’azienda di Cupetino, l’inchiesta coinvolge Hachette Livre (Lagardère Publishing, Francia), Harper Collins (News Corp, Stati Uniti), Simon & Schuster (CBS Corp, Stati Uniti), Penguin (Pearson Group, Regno Unito) e Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck (che possiede Macmillan, Germania).

 

Bruxelles vuole capire se i cinque editori e Apple “abbiano stipulato accordi illegali o si siano impegnati in pratiche con lo scopo o l’effetto di restringere la concorrenza“.

La Commissione Ue fa sapere che indagherà anche sulla natura e le clausole dei contratti di agenzia conclusi tra i cinque editori e i rivenditori per quel che riguarda la vendita di libri elettronici.

 

L’esecutivo europeo, si legge nella nota, teme che queste pratiche violino le regole Ue che vietano cartelli e pratiche commerciali anticoncorrenziali (Art. 101 del Trattato Ue).

La durata di indagini di questo tipo, quando si sospetta che vi siano cartelli o abuso di posizione dominante, dipende da diversi fattori, intanto dalla complessità del caso e poi dall’interesse delle aziende coinvolte a cooperare con la Commissione e dall’esercizio del diritti di difesa.

 

Ricordiamo che lo scorso marzo, la Commissione ha ordinato una serie di ispezioni nelle principali case editrici europee, sospettate d’aver costituito un cartello sul mercato dell’eBook, violando le norme che vietano pratiche anticoncorrenziali (Leggi Articolo Key4biz).

In quell’occasione il presidente di Albin Michel, Francis Esmenard, aveva accusato Amazon d’aver sollecitato le ispezioni. La società americana praticherebbe una politica molto aggressiva sui prezzi.

“Questa operazione è guidata da Amazon“, aveva detto senza mezzi termini Esmenard, “Hanno aperto una sede a Lussemburgo per non pagare l’Iva in Francia e vorrebbero avere piena libertà sulla scelta del prezzo dei libri come fanno negli Stati Uniti, proponendo best seller a 9,90 dollari”.

 

Finora la Commissione e il britannico Office of Fair Trading (OFT) hanno condotto un’inchiesta parallela, ma in stretta collaborazione, al fine di determinare se le condizione di vendita dei libri elettronici fossero contrarie alle regole sulla concorrenza.

Prima dell’apertura della procedura formale da parte della Ue, l’OFT ha chiuso la propria indagine per ragioni di priorità amministrativa. L’Autorità britannica ha apportato un contributo sostanziale all’indagine sugli eBook e ha già fatto sapere che continuerà a collaborare strettamente con la Ue.

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