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Fibra ottica: Metroweb oggetto del desiderio delle telco. Anche Vodafone pronta a entrare nel capitale

Italia


“Siamo disponibili a investire in Metroweb insieme ai nostri concorrenti non sovrapponendoci a loro. In questo modo si può creare un polo in grado di attrarre investimenti privati industriali e finanziari”. Lo ha affermato in un’intervista a Il Corriere della Sera l’amministratore delegato di Vodafone Paolo Bertoluzzo, sottolineando che l’interesse a investire nella società controllata dal fondo F2i di Vito Gamberale nasce principalmente dal fatto “che sarebbe irrealistico, oltre che antieconomico, che ogni operatore sviluppi una propria rete in fibra”.

Metroweb è proprietaria della più grande rete in fibra di Milano e della Lombardia con cablaggi per oltre 5000 Km e si è detta pronta a investire 57 milioni di euro nella fibra ottica: la società di Gamberale, tra le prime aziende a intuire l’importanza strategica che la diffusione di servizi Internet a banda larga avrebbe avuto in futuro in Europa e nel mondo, punta a entrare in trattativa con le utilities  di diverse città italiane come Bergamo, Brescia, Genova o Piacenza per costituire tante “piccole Metroweb locali”.

Pertanto, ha aggiunto Bertoluzzo, “credo che la soluzione giusta sia avviare un percorso virtuoso che passi attraverso l’investimento comune di tutti per sviluppare insieme la NGN. La rete di Metroweb potrebbe rappresentare la piattaforma giusta da cui partire”.

Vodafone, ha detto ancora Bertoluzzo ha manifestato formalmente a F2i, Metroweb e Cassa Depositi e Prestiti la propria disponibilità a partecipare al capitale della società con una quota pari ad almeno il 10%, ma a precise condizioni ossia, ha spiegato, purché “ci sia un piano ambizioso che risponda alle esigenze di sviluppo e crescita e quindi punti a cablare le prime 100 città italiane, partendo da Milano, in 5 anni: un impegno che vale 5 miliardi di euro di investimenti complessivi”.

Altra condizione, che ci sia “la voglia di sviluppare un’infrastruttura moderna, che consenta una rapida migrazione dal rame alla fibra, che sia aperta e neutrale affinché tutti abbiano accesso a pari condizioni e la competizione si giochi sui servizi”.

Vodafone non è l’unico operatore italiano ad aver manifestato interesse verso Metroweb dopo che Vito Gamberale ha proposto di riprodurre il modello della società della fibra milanese al resto del Paese a partire dalle grandi città e dai distretti industriali (Leggi articolo Key4biz).

Fastweb entrerà nel capitale a gennaio 2012 con una quota dell’11,1% (per un investimento di circa 48 milioni di euro) attraverso la controllante Swisscom Italia e anche Telecom Italia, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, ha annunciato l’approvazione del progetto di costituire una società con il Gruppo F2i per la realizzazione dei cablaggi in fibra ottica all’interno degli edifici della città di Milano. Nella newco, che si occuperà di posare fibra spenta all’interno degli edifici, rendendola quindi disponibile a condizioni trasparenti e non discriminatorie a tutti gli operatori per la realizzazione di collegamenti ultrabroadband, il gruppo di Franco Bernabè dovrebbe avere una quota di minoranza (pari al massimo al 40%), mentre la maggioranza del capitale farebbe capo al fondo F2i.

Il capitale di Metroweb al momento è così suddiviso: F2i Reti – joint-venture tra F2i (87,5%) e Sanpaolo IMI Investimenti (12,5%) – controlla il 61,4%, A2A il 25,7%, Fastweb l’11,1% e i manager Metroweb l’1,7%.

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