Alcatel-Lucent: puntare su internet per prepararsi alla Tv di domani

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In un’intervista a Les Echos, Philippe Keryer ha spiegato che è necessario investire maggiormente su internet per essere pronti a gestire l’esplosione del traffico di rete, generato dalla richiesta di una Tv sempre più multi-screen.

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Philippe Keryer

Declino del business della rete fissa? Alcatel-Lucent non ci crede e punta tutto su internet. I suoi router gli permettono già di trasmettere la Tv e domani gli consentiranno di gestire l’esplosione di quella in streaming.

“La nostra parola d’ordine è : IP, IP, IP!”, ma non “urrà“, ha affermato scherzosamente a Les Echos Philippe Keryer, vicepresidente esecutivo di Alcatel-Lucent e presidente Networks operating, giocando sull’acronimo IP, in questo caso però inteso come ‘Internet Protocol’, dal nome del linguaggio destinato a far convergere tutte le reti di comunicazione del mondo.  

Keryer al noto quotidiano francese ha commentato che bisogna smettere di contrapporre ‘la rete mobile che cresce alla rete fissa che declina’: “le due reti convergeranno“.

 

Sicuramente, con 376 milioni di euro di entrate nel terzo trimestre, l’IP non rappresenta ancora che un decimo del fatturato totale del gruppo. “Ma è il futuro – ha detto con convinzione Keryer – perché è proprio qui che si sviluppa l’intelligenza nella rete. Sono questi router che gestiscono la qualità del servizio per le reti virtuali delle aziende o per la televisione offerta dagli ISP” attraverso specifici decoder.

 

Domani, queste ‘scatole’ invisibili, pieni di chip e software, affronteranno un nuovo mercato: quello della Tv su misura di utente.

Sono, infatti, sempre di più i telespettatori che vogliono guardare programmi o video quando preferiscono e magari passando da uno schermo all’altro (smartphone, tablet, Tv).

Invece di usare un solo flusso per milioni di persone, le reti dovranno convogliare milioni di flussi differenti simultaneamente, con prevedibili rischi di strozzatura.

Ed è qui che interverranno i router di Alcatel-Lucent che, come l’idraulico liquido, libereranno i canali.

Le reti fisse si trasformeranno come hanno già fatto quelle mobili: invece di ampliare la capacità per supportare il traffico aggiuntivo, impareranno a ridistribuire la banda passante disponibile. Esattamente come le compagnie aeree che ricorrono all’overbooking piuttosto che predisporre un volo aggiuntivo.

Con i suoi router, Alcatel-Lucent conta anche di vendere agli operatori dei server che replicano i contenuti in modo da accelerare il traffico internet, in particolare per il video on-demand.

 

La società ha già chiuso grossi contratti con Verizon e alcuni operatori via cavo americani e intende anche aiutare i player del mercato a sviluppare le loro offerte cloud per le imprese.

“Se mettete le vostre applicazioni sulla sua rete, un operatore telecom può offrirvi delle garanzie che non esistono per esempio nel cloud di Amazon: velocità, tempo di risposta, sicurezza, manutenzione nei tempi stabiliti”, ha spiegato Philippe Keryer.

Il manager di Alcatel-Lucent è convinto che questo investimento nell’IP porterà ancora più frutti: “Quando si sviluppano funzionalità specifiche nei router di un operatore, si resta legati ai suoi servizi per almeno dieci anni!”.