eBook. Nicolas Sarkozy ha deciso: IVA al 7% per non farsi schiacciare dai giganti americani

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Nonostante il rischio di una procedura di infrazione Ue, il governo francese è determinato ad andare avanti: ‘Vogliamo evitare qualsiasi distorsione della concorrenza e ristabilire la parità fiscale tra libri di carta ed eBook’.

Francia


Nicolas Sarkozy

Nonostante il rischio di un contenzioso con la Commissione Ue, il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha riaffermato che gli eBook saranno tassi al 7% a partire dal prossimo 1° gennaio.

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In occasione del Forum di Avignon, Sarkozy ha ribadito che con l’anno nuovo verrà applicata un’aliquota ridotta ai libri digitali.

“Per me è importante che venga applicato lo stesso tasso di IVA sia per l’universo fisico che per quello digitale”, ha detto il Presidente della Repubblica, ricordando che nonostante alcuni pareri contrari, il governo ha finalmente deciso nel dicembre 2010 di fissare al 5,5% l’VA per questo tipo di prodotti (invece del 19,6%) a partire dal 1° gennaio del prossimo anno. Un’aliquota che è poi passata al 7% con l’adozione del nuovo Piano di austerity dal governo.

 

Per Sarkozy, si tratta di evitare qualsiasi distorsione della concorrenza e ristabilire la parità fiscale tra libri di carta ed eBook.  

I colossi americani del settore godono di un tasso di IVA più vantaggioso che gli permette di essere più competitivi rispetto ai player nazionali.

Tuttavia, nonostante le valide argomentazioni, la partita non è ancora vinta.

 

Secondo la Commissione europea questa norma sarebbe illegale e violerebbe il Trattato Ue. Per l’inizio del 2012 sembra quindi inevitabile che verrà aperta una procedura di infrazione contro la Francia. Una notizia che sarebbe anche confermata da una fonte europea. Prima di tutto perché l’eBook non compare nella lista ad hoc dei settori che possono beneficiare di un’aliquota ridotta. Una tale decisione richiede l’unanimità degli Stati membri. Nel 2009 nove di questi hanno detto che la lista non sarebbe mai stata allargata; secondariamente perché questa opzione, che permetterebbe agli Stati membri di applicare tassi ridotti agli eBook, genererebbe una concorrenza fiscale distruttrice in questo settore: tutti sposterebbero le loro vendite nei Paesi dove l’aliquota è più bassa.

In queste condizioni, ha detto una fonte europea, è impossibile che la Francia si sottragga a una lettera di messa in mora. 

Tuttavia la Commissione Ue non è insensibile  alle argomentazioni francesi. “Tassare differentemente i libri di carta e gli eBook è oggettivamente un problema“, ha ammesso la fonte.

Nicolas Sarkozy non si fa però smuovere dalle critiche e con serenità spera che la Ue non sia troppo severa con la Francia.

 

Ad Avignon anche il Commissario Ue per la Digital Agenda, Neelie Kroes, ha parlato di libri digitali, informando che il collega incarico della fiscalità, Algirdas Semeta, sta preparando “una nuova strategia” per l’IVA da applicare agli eBook. Per la Kroes sarebbe giusto che fosse allineata a quella dei libri cartacei. Ma le attuali norme Ue considerano questo adeguamento illegale e lo stesso Commissario ha detto di non riuscire a spiegarsi perché.