Le piccole imprese resistono. E alcune si mettono in rete: l’esperienza di ORIGINAL, la prima Rete di imprese delle Tlc

di di Raffaele Barberio |

Intervista a Carolina Tiriolo, marketing manager di una realtà di mercato che riunisce know-how e giovani talenti dai tre poli industriali di Pomezia, Rieti e L’Aquila

Italia


Carolina Tiriolo

Nonostante l’allarmante e delicata fase di stallo del mercato italiano, i dati delle indagini (una di queste, per esempio è quella dell’Ufficio studi di Confartigianato, con statistiche elaborate su dati Infocamere-Movimprese) descrivono gli artigiani e le PMI come un fronte di resistenza imprenditoriale alla crisi, con la nascita di nuove imprese nel settore Green economy, alimentare e ICT (per quanto riguarda produzione software, installazione e manutenzione, consulenza informatica).

Il dinamismo e la capacità di intraprendenza dei piccoli, quindi, reggono.

Tra le iniziative imprenditoriali frutto di questa energia e vitalità, c’è anche la prima Rete di imprese italiana delle Tlc; la prima, tra l’altro, che coinvolge tre realtà importanti tra i poli principali dell’Information & Communication Technology del Belpaese: Pomezia, Rieti e anche una L’Aquila che tenta di riprendersi quanto il terremoto ha cancellato.

Ci stiamo riferendo alla Rete di imprese ORIGINAL. Ne parliamo con Carolina Tiriolo, Marketing Manager di ORIGINAL nonché Managing Director di ALA Projects srl, una delle tre aziende della Rete.

 

 

Key4biz. Che cos’è una Rete di imprese e perché è stata creata?

 

Tiriolo. La Rete di Impresa (RDI) rappresenta una forma di coordinamento di natura contrattuale tra PMI che si integrano tra di loro ma che operano in “parziale” autonomia imprenditoriale. È nata con la legge 33 del 2009. Con la manovra di stabilità del 2010 sono stati riconosciuti i vantaggi fiscali. L’abbiamo costituita perché si tratta di un contratto attraverso il quale possiamo realizzare collaborazioni tecnologiche e commerciali fra di noi, aumentando la nostra capacità nei campi della ricerca e dello sviluppo, e acquisendo agevolazioni fiscali, amministrative e finanziarie, nonché maggiore forza contrattuale nei confronti dei clienti.

 

 

Key4biz. Ogni impresa mantiene la propria autonomia?

 

Tiriolo. Sì, ognuna conserva la propria individualità, collaborando però su progetti comuni in maniera stabile e flessibile. Nello stesso tempo manteniamo la nostra storia, le nostre strategie di mercato: siamo noi a scegliere, di volta in volta, cosa condividere, in base al progetto che vogliamo realizzare.

 

 

Key4biz. In che modo una Rete di imprese si differenzia da un consorzio?

 

Tiriolo. Nel primo caso le imprese collaborano e si aggregano per realizzare progetti e attività funzionali ad accrescere la capacità innovativa e competitiva, mentre nel secondo caso le imprese possono collaborare per dare vita ad una nuova attività imprenditoriale, diversa da quella che le imprese esercitano individualmente. La mia azienda punta principalmente a rimanere in prima linea sul mercato, senza rinunciare a una parte del proprio mercato, né rinunciare ai positivi effetti di una aggregazione con le altre imprese di Original.

 

 

Key4biz. Original da chi è formata?

 

Tiriolo. La Rete d’imprese ORIGINAL è costituita da ALA Project, una srl di Pomezia, da Electronic Trade, srl di Rieti, e TERC, srl di L’Aquila. Operiamo nel campo del restore (refitting) degli apparati di Telecomunicazioni e ICT. Non siamo in molti in Italia. Lo scorso settembre, ad  una riunione organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico, ospiti di Giuseppe Tripoli, (Mister PMI, ndr), è stato reso noto il numero totale delle reti in Italia: 116. ORIGINAL è la prima in ordine di tempo nel settore delle Telecomunicazioni. La scelta dell’Aquila è duplice, poiché TERC srl ha sede nel capoluogo abruzzese, quindi in un momento di forte rilancio del territorio, in seguito al catastrofico terremoto del 2009, ci sembrava doveroso fare anche la nostra parte.

 

 

Key4biz. ORIGINAL è italiana al 100%, una realtà giovane, a capo delle tre imprese ci sono giovani come lei…

 

Tiriolo. Sì, l’età media dei 127 lavoratori della Rete è di 35 anni. Insieme, unendo competenze e capacità, vogliamo dar vita a un’azienda italiana competitiva anche all’estero. 

 

 

Key4biz. Con ALA Projects vi occupate di riparazione, test e collaudo di apparati elettronici in ambito  Telecomunicazioni (fissa, mobile e reti di dati) come riparatori alternativi ai vendors Tlc, ma anche di assistenza e manutenzione. Di che tipo di mercato si tratta?

 

Tiriolo. Occupandoci prevalentemente di riparazioni hardware, il nostro è un mercato di nicchia, che è sempre meno accattivante per i grandi vendor (Ericsson, NSN, ALU, etc..) che viene quindi ripartito ad aziende come la nostra, con l’esperienza del proprio personale specializzato, che riesce a garantire il servizio di riparazione, ad un prezzo ancora competitivo. Noi lavoriamo un volume di circa 20.000 schede l’anno.

 

 

Key4biz. Riparazione vs nuova produzione. Il sistema capitalistico schiacciante non lascia molto margine alla cultura del riuso…

 

Tiriolo. No, è vero. Il sistema è orientato al disuso e all’acquisto del nuovo, alla produzione. Esistono tuttavia diverse infrastrutture che non possono essere cambiate dall’oggi al domani, ci sono costi da sostenere; e comunque diverse tipologie di schede, che negli anni vanno in “Phase out”. Ecco ALA Projects interviene nel momento in cui viene meno la convenienza per i vendor stessi di riparare, e contemporaneamente, non sono previsti investimenti di rilievo, per acquisizioni del nuovo. ALA Projects è anche studio e progettazione, difatti l’attività di “reverse engineering” è collegata direttamente allo studio di apparati carenti di documentazione tecnica e componentistica obsoleta (Obsolescence management Solution, progettazione HW of-the -shelf).

 

 

Key4biz. Il logo della sua azienda simboleggia un’ala, appunto. Che cos’è?

 

Tiriolo. È il simbolo della trasvolata Roma-New York-Chicago del 1926 di Italo Balbo, una crociera storica, una sfida. Come quella di ALA Projects, appunto. La mia azienda ha acquisito il know-how dall’azienda che mio padre, l’ingegnere Cesare Tiriolo, fondò nel 1985, la ALA Elettronica srl e che ha sempre avuto uno spazio considerevole nel mercato italiano dell’ICT e servizi per le Tlc. L’essere fornitori accreditati di Telecom Italia da più di 25 anni lo dobbiamo completamente all’instancabile attività commerciale di un imprenditore lungimirante come mio padre.

 

 

Key4biz. Il rapporto con Telecom Italia continua dunque?

 

Tiriolo. Nell’ambito delle Telecomunicazioni siamo una piccola azienda con 26 addetti, che mantiene però alcune importanti conoscenze della rete per Telecom Italia e quindi – peccherò di presunzione – ma credo di poter asserire di essere per Telecom un piccolo punto di riferimento.

 

 

Key4biz. Dal suo punto di vista, imprenditore donna, giovane e dinamico, di cosa hanno bisogno le PMI italiane, ossatura del nostro sistema produttivo, per tornare a respirare?

 

Tiriolo. Le PMI, per mio conto, avrebbe bisogno di un appoggio normativo specifico. Ad oggi, il principale interesse dello Stato sulle PMI è rivolto alla coerenza fiscale e contributiva, mentre mancano, se non con qualche proposta, delle azioni mirate alla crescita.

 

 

Key4biz. Al momento, dunque, chi aiuta le piccole imprese sono le piccole imprese stesse. Torniamo alla RDI, che vi rende più forti non solo nelle gare multinazionali e multivendor, ma anche sul piano della difesa di un know-how tutto italiano. Ha ancora senso parlare di questo, nel mercato globale?

 

Tiriolo. Non vorrei ripetermi, ma anche ORIGINAL è una sfida: la scommessa è nel “made in Italy”. Mi spiego meglio: il nostro è un mercato che tende alla massima competitività. Con la Cina ed i paesi dell’Est europeo che incalzano, le aziende italiane hanno poche chance commerciali, l’unica è puntare sulla qualità del servizio, dovuta ad anni di esperienza e know-how, e su un ottimizzazione dei prezzi, compatibile con le leggi dello Stato.

Ora, questa competitività può essere raggiunta con “l’unione delle forze”. una Rete d’imprese come ORIGINAL garantisce un ampio spettro di servizi poiché ogni azienda ne soddisfa uno, quindi risulta completa l’offerta di riparazione per le Tlc: siamo il “riparatore unico nazionale” con trasporto, accesso, radio mobile.

Sfruttando i vantaggi fiscali proposti, siamo in grado di rendere appetibile la nostra offerta sia sul mercato internazionale (gare multivendor-multinazionali) che nazionale.

 

 

Key4biz. Dunque perché le RDI fanno fatica a decollare in Italia?

 

Tiriolo. Il motivo di questa difficoltà, a mio parere, è legato al fatto che non c’è una stabilità politica che possa garantire una forte presa di posizione dello Stato sulla salute delle PMI. L’attenzione in questi convulsi giorni è orientata principalmente a superare una crisi che impaurisce. Ma io sono certa che il panico non sia mai buon consigliere! Forse una maggior attenzione a ciò che le PMI potrebbero (e vorrebbero) fare, gioverebbe al Paese.

 

 

Key4biz. C’è una volontà ad aprirvi ad altre aziende?

 

Tiriolo. ORIGINAL è un’azienda, composta da tante “anime” distinte degli imprenditori che credono nella sfida, è quindi aperta a quelle realtà industriali i cui valori collimano con l’offerta che ORIGINAL vuole proporre sul mercato. Più corposa è l’offerta, più può risultare interessante per il mercato. Ben vengano dunque delle proposte che abbiamo questo spirito e questa energia.