Vodafone Italia. Cresce l’Adsl e la banda larga mobile. Paolo Bertoluzzo: ‘Continuiamo a investire nonostante il difficile contesto economico’

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Vodafone Group rivede le previsioni annuali al rialzo: utile operativo adjusted previsto a 11,4-11,8 miliardi e dividendo del 7% a 3,05 pence per azione.

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Bertoluzzo nuova

Vodafone Group ha rivisto al rialzo le previsioni annuali dopo aver presentato risultati semestrali superiori alle attese grazie alle buone performance registrate nei paesi emergenti – India in testa – e in alcuni mercati europei come la Germania e la Gran Bretagna.

Il numero uno mondiale della telefonia mobile ha registrato nei primi sei mesi del 2011 ricavi in aumento del 4,1% a 23,5 miliardi di sterline (27,4 miliardi di euro) e un Ebitda in crescita del 2,3% a 7,5 miliardi di sterline. Risultati leggermente superiori alle attese degli analisti che puntavano su ricavi per 23,4 miliardi e un margine operativo lordo di 7,4 miliardi.

I ricavi da servizi sono cresciuti su base organica dell’1,4%.

 

Vodafone Italia ha chiuso il primo semestre con ricavi da servizi pari a 4,1 miliardi di euro, in calo del 2,3% rispetto allo stesso periodo 2010. L’Ebitda si attesta a 2,014 miliardi di euro, in calo del 3,7% rispetto allo stesso periodo 2010, mentre in percentuale dei ricavi totali l’Ebitda è sostanzialmente stabile (-0,6%) al 46,9%.

Il fragile contesto macroeconomico e la forte concorrenza, ha sottolineato la società, hanno influenzato la dinamica dei ricavi da servizi, intaccata anche  dall’impatto degli interventi regolatori che hanno portato a una forte riduzione delle tariffe di terminazione mobile.

Continuano a crescere, di contro, i ricavi della banda larga mobile e dei servizi multimediali (+18,8%) e il numero dei clienti abbonati privati e business (+10,7%). I volumi totali di traffico voce crescono del 4,8% a 29,8 miliardi di minuti, grazie ad azioni commerciali mirate e al continuo calo dei prezzi.

Le Sim mobili sono pari a 30.021.000.
Crescono del 9% i ricavi dati e messaggistica e si attestano a 1,17 miliardi di euro, con un’incidenza sui ricavi da servizi mobili del 32,3%, in crescita del 3,8% rispetto allo stesso semestre 2010.


In aumento anche i ricavi della rete fissa, che crescono del 12,2% a 468 milioni di euro, sostenuti dalla crescita del 23,7% dei ricavi Adsl.

I clienti di rete fissa raggiungono quota 2.818.000, di cui 1.739.000 clienti Adsl, con un incremento del 19,4% rispetto a settembre 2010.

 

“Anche in un contesto macroeconomico critico e in un clima di forte competizione, con prezzi in continuo calo e ricavi complessivamente in contrazione, è continuata nel semestre la nostra strategia di investimenti”, ha affermato l’amministratore delegato di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo.

Sul fronte della banda larga mobile – ha aggiunto – abbiamo recentemente investito ulteriori 1,259 miliardi di euro per acquisire le frequenze per le reti mobili di quarta generazione, e molto di più investiremo per la loro realizzazione a partire dal 2012. Abbiamo creduto per primi nel valore della banda larga mobile anche per colmare il divario digitale e oggi, con il progetto ‘1000 Comuni’, abbiamo gia’ raggiunto il traguardo delle 300 municipalità”.

“In parallelo – ha affermato ancora – abbiamo guidato il fronte dell’innovazione con le evoluzioni delle tecnologie radio ultraveloci, rendendo commercialmente disponibile la tecnologia a 42.2 Mbps nelle 16 principali città italiane da aprile 2011. In un contesto di competizione ancora non pienamente realizzata, proseguono gli investimenti anche sulla banda larga fissa”.

“Confermiamo i nostri piani di investimento fiduciosi che le istituzioni sapranno rendere possibile, come in passato, quello sviluppo competitivo e virtuoso che ha reso la telefonia mobile il settore piu’ avanzato in Europa per convenienza e qualità per i clienti”, ha concluso Bertoluzzo.

 

Vodafone Group ha quindi alzato le stime sull’utile operativo adjusted nell’intero esercizio da 11,0-11,8 miliardi di sterline a 11,4-11,8 miliardi e ha inoltre annunciato un aumento del dividendo ad interim del 7% a 3,05 p per azione.