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Hadopi : Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Apple e FDN. Soddisfazione di Nicolas Sarkozy

Francia


S’è detto soddisfatto il Presidente francese Nicolas Sarkozy per la sentenza del Consiglio di Stato,  con la quale è stato respinto il ricorso presentato da Apple e dal provider FDN che chiedevano l’annullamento della Legge Hadopi contro la pirateria.

 

Per Sarkozy questo conferma ancora una volta “l’equilibrio del dispositivo”. In una nota, il Presidente ha sottolineato che il Consiglio di Stato ritiene, senza alcun dubbio, che “l’equilibrio trovato tra i diritti dei creatori e quelli degli utenti è in linea con i

 dettami internazionali di protezione delle libertà fondamentali”.

La più alta giurisdizione amministrativa ha, quindi, “confermato la legalità del trattamento dei dati personali operato dall’Hadopi” e giudicato che “le raccomandazioni inviate dall’Hadopi agli utenti internet a scopo educativo ‘non hanno carattere di sanzione o accusa’ e che il tribunale resta il garante di tutto il sistema”.

“La mobilitazione di tutto il governo, e in particolare dell’Hadopi, a mettere in atto con determinazione il dispositivo votato dal Parlamento nel 2009, studiato con interesse o imitato da un numero crescente di Paesi stranieri, ne esce rafforzato”.

 

Con la sentenze emessa ieri, il Consiglio di Stato ha respinto le richieste di Apple e FDN di annullare la Legge Hadopi, ritenuta dai ricorrenti contraria alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

 

La legge Hadopi è stata adottata per scoraggiare il downloading illegale e a promuovere l’uso di sistemi leciti, attraverso la cosiddetta ‘risposta graduale’, ossia l’invio di tre mail di avvertimento agli utenti recidivi, in seguito al quale, sulla base della cosiddetta regola dei ‘tre strikes’, un giudice può autorizzare il distacco della linea internet.

Per Apple, la legge rende obbligatoria la collaborazione tra gli internet provider francesi e l’autorità Hadopi e sarebbe illegale in quanto costringerebbe l’azienda a rivelare ai concorrenti le specifiche per l’accesso ai suoi DRM.

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