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Le tlc al servizio dell’efficienza energetica: industria ed esperti a confronto alla giornata di studio AICT

Italia


Le telecomunicazioni e l’informatica sono settori che possono contribuire in maniera determinante alla riduzione dei consumi energetici, aiutando imprese e PA a essere più competitive, ad abbattere i costi e a rispettare l’ambiente.

L’ AICT- Associazione per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni – ha quindi dedicato una giornata di studio al “nuovo paradigma dell’efficienza energetica”, riunendo esperti e addetti ai lavori per fare il punto su un connubio che potrebbe dare vita a una “trasformazione epocale”, come ha sottolineato Enrico Tironi, Docente di Impianti Elettrici del Dipartimento di Elettrotecnica del Politecnico di Milano, che insieme a Maurizio Mayer, Presidente AICT, ha aperto il dibattito.

 

La giornata di studio ha posto l’accento, in  particolare, sulle tecnologie che fungeranno da ‘apripista’ per questa rivoluzione nell’immediato futuro. Tra queste, figurano i veicoli elettrici e la trasformazione delle reti elettriche di distribuzione da passive ad attive.

“A solo titolo esemplificativo, gli utenti elettrici sono in procinto di trasformarsi da semplici ricettori e consumatori dell’energia fornita dalla rete di distribuzione, in soggetti in grado di attuare scambi di energia con la rete gestendo i propri consumi e la produzione come nodo di rete smart”, ha affermato Tironi aprendo i lavori.

 

Diversi interventi si sono susseguiti, diversi i settori coinvolti.

 

Per l’efficienza energetica in campo ICT è intervenuto Carlo Drago di IBM, nel campo dei trasporti ha portato la sua testimonianza Angelo Morzenti del Politecnico di Milano. Il tema dell’efficienza energetica è stato affrontato anche nella sua applicabilità al settore terziario da Stefano Lucietto di Fiera Milano, e da Gianni Redaelli di NewEn, mentre Alberto Leva del Politecnico di Milano ha indagato l’utilizzo dei sistemi domotici in ambito energetico.

Il concetto di efficienza energetica – ha affermato Leva – è stato osservato da vari punti di vista, sia tecnologici che legati al panorama normativo. A parte l’osservazione ovvia della sempre maggiore consapevolezza sul tema da parte degli attori coinvolti, mi pare si possa notare un’altrettanto crescente tendenza di questi a conoscere e a comprendere ognuno il punto di vista degli altri. Non c’è dubbio che ciò sia molto utile in un contesto ove non possano esserci azioni efficaci se non coordinate e condivise”.

 

Si è visto, durante il convegno, come settori diversi, dalle telecomunicazioni all’informatica, dai trasporti alla logistica, si stiano adoperando per adottare tecniche innovative a salvaguardia dell’ambiente e dell’efficienza energetica. Settori che vengono accomunati, quindi, dallo stesso obiettivo e che si intersecano attraverso diversi progetti e nuove tecniche condivise.

 

“L’ICT ha ormai pervaso tutti i campi del vivere e del produrre – ha commentato Mayernon c’è quindi da meravigliarsi che stia sempre più entrando nel mondo della produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia, in particolare di quella elettrica”.

“In quest’ultimo caso inoltre l’ICT può mettere utilmente a disposizione la propria esperienza nell’ambito della gestione di reti complesse come quelle di telecomunicazioni. In effetti esiste proprio un’omomorfia  tra le reti elettriche e quelle tlc che permette di esportare facilmente soluzioni ed esperienze”, ha aggiunto il presidente AICT, sottolineando come l’associazione abbia inteso organizzare questo evento proprio per mettere in risalto queste possibilità, approfondire le inerenti tematiche e proporre un approccio multidisciplinare al’intera materia.

“AICT quindi si propone come Forum aperto ai contributi di tutti coloro che vorranno portare avanti studi e discussioni sull’argomento”, ha detto ancora Mayer.

 

Lo scambio di  idee ed esperienze pratiche ha avuto il suo culmine nella tavola rotonda moderata da Giuseppe Caravita de Il Sole 24 Ore,  alla quale hanno partecipato Giancarlo Manzoni (Past President AEI), Andrea Mutti (Regione Lombardia), Achille Pattavina (Politecnico di Milano) e Fabio Pasquazi (CEO di Enevol) e dalla quale è emersa la necessità di scelte politiche chiare, atte a spingere sempre più nella direzione di un uso  efficiente dell’energia trasmettendo messaggi corretti e non distorti da interessi di gruppi.

“Bisogna iniziare a lavorare dal basso con formazione in formazione”, ha sostenuto Mutti.

“C’è necessità – ha aggiunto – di puntare sul discorso normativo, infatti siamo i primi in Europa che si sono dotati di normativa ESCO con il decreto 115. Bisogna lavorare in questo senso, non può essere soltanto la piccola e media impresa a farlo ma c’è bisogno di un partner ideale come le ESCO e anche la Pubblica Amministrazione può aiutare. Già i certificati bianchi sono molto utili”.

 

Fabio Pasquazi ha ricordato invece che ” Il fotovoltaico oggi è a 10 gigawatt di installato che rappresenta il 5% della produzione totale di energia in Italia. La sfida del 2020 non è così difficile se consideriamo questi risultati ottenuti finora.”

 

All’interno del convegno è stato inoltre stato conferito a Saverio Bolognani – co-autore della memoria “Design and implementation of model predictive control for electrical motor drives” – il premio AICT, riservato ai giovani ricercatori. Il riconoscimento è stato assegnato  da una commissione composta da Mario Rinaldi (PR Generale AEIT) da Maurizio Mayer (PR AICT) e da Guido Vannucchi (Past President AICT). Un premio che vuole dimostrare come la ricerca e sviluppo siano fondamentali per un mondo in continua evoluzione.

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