Assoprovider: gli ISP estranei alla pirateria, 100Autori ci chieda scusa

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I provider restano in attesa di un chiarimento ufficiale dell’Associazione 100Autori sulle accuse di Andrea Purgatori.

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“Non siamo i fiancheggiatori” di chi scarica illegalmente contenuti dal web. Con una nota Assoprovider esprime il proprio ‘rammarico’ per ‘l’attacco ingiustificato’ da parte di Andrea Purgatori dell’Associazione 100Autori, nei confronti degli operatori di telecomunicazioni (Leggi Articolo Key4biz).

 

In occasione del convegno “Autori nella rete. Come tutelare il diritto d’autore e la libertà d’espressione online” – organizzato a Roma dall’Associazione 100Autori con il sostegno di Cinecittà Luce, Siae e Roma & Lazio Film Commission – Purgatori aveva dichiarato: “La pirateria è l’equivalente dell’andare in una banca dei contenuti e spaccare le vetrine per appropriarsene. E’ la stessa filosofia dei Black Bloc. Le Telecom sanno chi sono i pirati e gli Internet Provider pure”.

In Italia esiste – aveva incalzato Purgatori – un cartello di attori che non hanno intenzione di sborsare un centesimo agli autori a fronte di loro profitti.. Richiamo tutti gli attori di questo settore a rispettare le regole esistenti, solo così possiamo sederci ad un tavolo”.

 

A quel punto Giambattista Frontera, vicepresidente di Assoprovider ha abbandonato il convegno, replicando: “State difendendo una rendita di posizione: noi non possiamo fare controlli degli utenti siamo sottoposti alla Privacy. Vado via perché non sono disposto a farmi insultare”. Prima di abbandonare il convegno, Frontera si era reso disponibile a nome della categoria a sedersi a un tavolo perché tutti “abbiano il legalmente dovuto“, sottolineando che “i provider non sono la sponda dei pirati Internet” e che “la rete è un gasdotto e deve essere neutrale”.

 

Assoprovider, pur presumendo che non sia la posizione ufficiale dell’Associazione, ritiene che “la disponibilità  a collaborare nella ricerca di soluzioni per la tutela del diritto d’autore che siano finalmente rispettose dei diritti di tutti non possa prescindere dal pieno riconoscimento della estraneità dei provider dai comportamenti delittuosi che affliggono gli autori, restiamo pertanto in attesa di un segnale di chiarimento palese e ufficiale da parte dell’Associazione 100Autori“.