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Hulu: fuori Yahoo!, restano in gara Dish, Google e Amazon

Stati Uniti


Procedono le trattative per la vendita di Hulu, la piattaforma di video online di proprietà di News Corp, Walt Disney, Comcast e Providence Equity Partners, società di private equity.

Secondo fonti ben informate, al momento sarebbero rimasti in corsa, dopo l’abbandono di Yahoo!, Dish Network, Amazon.com e Google. Acquirenti potenziali le cui offerte sono tutt’ora in fase di valutazione dal board di Hulu. Nessuno degli attori in campo ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.

  

Probabile una decisione entro questa stessa settimana, hanno riferito fonti vicine all’azienda. Stando alle indiscrezioni, la tv satellitare Dish potrebbe essere la più vicina a un accordo con Hulu. Avrebbe infatti offerto ufficialmente circa 1,9 miliardi di dollari, contro gli 1,5 – 2 miliardi di Google.

 

Chi si aggiudicherà la piattaforma di video online, oltre al milione di abbonati al servizio pay (più i 25 milioni di utenti freemium), otterrà anche il rinnovo automatico delle licenze sui contenuti per due anni, garantendosi in semiesclusiva l’accesso alle library di ABC, FOX, NBC.

 

La possibilità che Google si possa aggiudicare Hulu sembra piuttosto remota, perchè anche se l’offerta di Montain View superasse i 2 miliardi sarebbe molto più impegnativo per News Corp, Comcast e Walt Disney, che dovrebbero allungare le licenze per lo sfruttamento di contenuti oltre i 5 anni. In questo modo YouTube riuscirebbe ad offrire al suo vastissimo pubblico contenuti più accattivanti, in grado di fidelizzare l’utente al sito per un periodo di tempo più lungo, e a mettere un’ipoteca pesante sul mercato advertising (più di quanto già non faccia).

 

Il portale di video in rete, comunque, monetizza bene in termini di advertising e una parte consistente del board Hulu fa molte pressioni a sfavore della cessione e per continuare invece a crescere, viste le potenzialità dimostrate. Dish ha di recente acquisito anche Blockbuster e un eventuale colpo su Hulu gli assicurerebbe un’ottima posizione sul mercato dell’audiovisivo per prodotti in streaming e in dvd, più un’entrata dalla porta principale sul mercato pubblicitario dell’online video.

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