Apple: nessun effetto ‘WOW’ per il nuovo iPhone 4S. Pesa l’assenza di Jobs?

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La concorrenza, intanto, si organizza coi nuovi modelli. A Natale si conoscerà il verdetto del pubblico.

Stati Uniti


Tim Cook

Sarà stata l’assenza del leader carismatico Steve Jobs, che ha lasciato la direzione dell’azienda ad agosto per motivi di salute, ma il nuovo iPhone 4S (non quindi l’iPhone 5 che tutti si aspettavano) non ha suscitato le ovazioni e l’effetto ‘WOW’ che in genere caratterizzano i lanci dei nuovi prodotti Apple.

Il primo iPhone lanciato da Tim Cook, stando alle prime reazioni – anche della Borsa – non sembra aver fatto il botto.

Il look è identico al modello precedente, ma le innovazioni al suo interno sono molte e potenti: l’iPhone 4S monta lo stesso processore A5 ‘dual core’ dell’iPad, la CPU è 7 volte più potente per una grafica notevolmente migliorata, la fotocamera è da 8 megapixel (il 60% di pixel in più rispetto ad iPhone 4) e la videocamera HD 1080p a 30 fotogrammi al secondo permette di registrare video in alta definizione. Il dispositivo dispone, inoltre, di due antenne, per evitare i problemi di ricezione del precedente modello e per un download molto più veloce (raddoppia la velocità dei dati su HSDPA raggiungendo i 14,4 Mbps, così connessioni, download, upload e refresh sono ancora più fulminei).

Il telefonino monta inoltre il nuovo sistema operativo iOs 5 che integra anche iCloud, con la possibilità di stipare musica, video e documenti nella ‘nuvola’ per poi renderli disponibili ovunque ci si trovi.

Ma la novità che forse potrà fare la differenza sarà la nuova funzione vocale Siri, il ‘personal intelligent assistant’ che permette di utilizzare molte delle funzioni senza toccare il telefono. Una funzione che al momento, comunque, non riconosce l’italiano ma solo l’inglese, il francese e il tedesco.

Non si tratta di un semplice strumento di controllo vocale, chiarisce Scott Forstall, ma di un vero e proprio assistente, che esegue gli ‘ordini’ dettati in linguaggio colloquiale – tipo, ‘che tempo fa a Cupertino?’, ‘come sta andando il Nasdaq?’ –  cerca nel web, prende appuntamenti e li annota nell’agenda, portando a un nuovo livello più naturale l’interazione tra uomo e macchina che certo non è stata inventata da Apple. Anche Google, infatti, offre già la possibilità di interagire con i dispositivi Android attraverso la voce, ma l’ambizione di Apple è superiore, perché l’assistente vocale riconosce i comandi anche se non dettati in maniera formale: sarà possibile, ad esempio, formulare domande come ‘pioverà domani’? e ottenere rapidamente una risposta.

Nel nostro paese il nuovo iPhone arriverà il 28 ottobre ma il prezzo non è ancora stato comunicato. Negli Usa arriverà il 14 ottobre e la versione da 64 Gb sarà venduta a 399 dollari con un abbonamento di 24 mesi.

 

La Borsa non ha accolto con entusiasmo il nuovo dispositivo: il titolo ha perso circa il 3% ieri. Per capire l’accoglienza del pubblico si dovrà aspettare, comunque, l’uscita sul mercato. Ma il successo dell’iPhone 4S è cruciale per il futuro della società, ormai legato al doppio filo col successo degli smartphone.

Secondo gli analisti, la società venderà quest’anno tra 70 e 80 milioni di iPhone, a un prezzo medio di 650 dollari, all’incirca il doppio degli smartphone concorrenti prodotti da HTC e Samsung tra gli altri.

Al secondo trimestre, Apple controllava una quota di mercato del 19,1% e secondo IDC entro fine anno la società potrebbe confermarsi leader mondiale nella vendita di dispositivi intelligenti.

A riprova di quanto sia alta l’attesa anche degli operatori mobili, Sprint ha reso noto di averne ordinati 30 milioni di esemplari da rivendere ai suoi clienti, investendo 20 miliardi di dollari ancora prima di conoscere le caratteristiche del nuovo modello.

 

La concorrenza, intanto, serra i ranghi: Android è presente ormai in uno smartphone su due venduto nel mondo, grazie al sostegno di diversi partner (Samsung, LG, HTC, Sony Ericsson). Per rafforzare il suo Os e capire come integrarlo al meglio nei dispositivi, Google ha anche acquistato Motorola Mobility, mettendo sul piatto 12,5 miliardi di dollari. Nokia invece dovrebbe uscire a breve col suo primo modello basato su Windows Phone.

Cresce dunque la pressione sul gruppo di Cupertino, che spera comunque di riuscire di nuovo a battere tutti, nonostante la tiepida accoglienza riservata al suo nuovo iPhone. Non resta, dunque, che aspettare Natale per conoscere il verdetto dei consumatori.