Diritto d’autore: l’Hadopi riceve 11 mln di euro dal Ministero della Cultura e presenta il primo bilancio d’attività

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Il denaro finanzierà l’attività dell’organo, oltre ai 5 think thank e alle tecnologie atte a riconoscere e filtrare i contenuti. Nessun commento invece alla proposta di Martine Aubry di sostituire la risposta graduale con una licenza globale.

Francia


Hadopi

L’Alta Autorità per la diffusione delle opere e protezione dei diritti su internet (Hadopi) aveva chiesto al Ministro della Cultura 12 milioni di euro per finanziare l’attività per il 2012. L’accordo è stato però raggiunto sulla cifra di 11 milioni che consentiranno all’organo di ‘svolgere la propria missione’.

Tra i compiti dell’Hadopi, la risposta graduale, il finanziamento di cinque think tank e l’analisi degli esperimenti condotti nel campo delle tecnologie di riconoscimento e filtraggio dei contenuti.

Nel primi 18 mesi di attività (gennaio 2010-giugno 2011), l’Autorità ha chiesto agli Isp di identificare più di 1 milione di indirizzi IP e inviato 650 mila avvertimenti e al momento ci sono 60 dossier aperti su utenti sospettati d’aver violato le norme contro la pirateria.

 

Proprio in questi giorni, l’Hadopi ha pubblicato il primo Rapporto sulla propria attività. Per il presidente, Marie-Françoise Marais, il sistema della risposta graduale sta funzionando bene.

In media, ogni giorno vengono inviate 4 mila eMail con il primo avvertimento. E dal primo ottobre sono state spedite 44 mila lettere di richiamo a chi aveva già avuto la prima notifica.

 

Secondo Marais, la creazione dell’Hadopi ha avuto un impatto positivo sul mercato legale di internet, essenzialmente per quel che riguarda la musica. Ma adesso resta da lavorare più alacremente per gli altri settori come il cinema o l’editoria.

 

“Il 2012 sarà l’anno della diagnosi: perché le offerte legali non riescono a rispondere alle attese del pubblico?”, ha detto il presidente dell’Hadopi.

 

 

Quest’anno l’Autorità ha avviato la campagna per contrassegnare con un marchio i siti che offrono contenuti legali. Fino a oggi sono state registrate 28 domande di richiesta marchio (Leggi Articolo Key4biz), in particolare nel campo della musica.

Entro fine anno, o al massimo per l’inizio del 2012, l’Hadopi dovrebbe presentare un portale di riferimento per l’offerta legale, per aumentarne la visibilità.

 

Il presidente dell’Hadopi non ha, tuttavia, voluto commentare l’impegno di Martine Aubry di sostituire la risposta graduale con una licenza globale in casto di vittoria alle prossime elezioni presidenziali.