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Broadband World Forum: la banda larga supera i ricavi dei servizi voce

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I profitti legati alla banda larga fissa si apprestano a superare per la prima volta quelli dei servizi voce. Lo rivela un rapporto Ovum secondo il quale nel 2012 l’accesso alla banda larga genererà introiti per 180,5 miliardi di dollari (dai 167 attesi per quest’anno), mentre la voce si fermerà a 158,6 miliardi, in calo rispetto ai 176 miliardi del 2011.

Nei prossimi 5 anni, prevede Ovum, le linee telefoniche fisse passeranno da 685 milioni a 560 milioni. Nello stesso arco di tempo, le linee a banda larga fissa raggiungeranno quota 776 milioni, segnando un tasso di crescita annuale del 7%.

 

“La nostra ricerca rivela fino a che punto il mercato della telefonia fissa si stia restringendo e quanto importante sia diventata la banda larga per l’industria delle telecomunicazioni”, ha spiegato l’analista Ovum Charlie Davies.

“L’anno prossimo, per la prima volta,  le società di telecomunicazioni genereranno più entrate dalla banda larga fissa che dalle linee telefoniche”, ha aggiunto, sottolineando come il sorpasso sia dovuto al fatto che molti consumatori per telefonare sceglieranno il cellulare o i servizi VoIP.

 

“Tuttavia – avverte l’analista – la crescita delle entrate della banda larga da sola non sarà sufficiente a compensare il calo dei ricavi legati ai servizi vocali, a causa degli investimenti necessari per la realizzazione delle reti di prossima generazione”.

 

Secondo i dati divulgati proprio nel corso del Broadband Forum, il numero di utenti della banda larga continua a crescere a ritmo spedito e ha raggiunto a giugno la soglia dei 557,8 milioni, con più di 29 milioni di nuovi abbonati nella prima metà di quest’anno.

A guidare la crescita India, Brasile e Russia, anche se è la Cina il paese dominante per numero di utenti, con oltre il 45,7% di tutti in nuovi abbonamenti attivati nel secondo trimestre.

Tra aprile e giugno, l’India, ha segnato un aumento del 6,68% nel numero di utenti, mentre su base annua l’incremento si è attestato al 30,34%. Il Brasile è cresciuto del 5,13% su base trimestrale e del 22,36% su base annua.

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