Beauty Contest: nominata la Commissione che assegnerà le frequenze

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Tra i primi compiti della Commissione, l’apertura dei plichi dei 10 soggetti che hanno presentato domanda di partecipazione alla gara, in una seduta pubblica che si terrà nei prossimi giorni.

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Antenne

E’ stata nominata la Commissione prevista dal Bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle sei frequenze televisive. Lo rende noto il Ministero dello Sviluppo economico, precisando che i componenti sono: Giorgio d’Amato, avvocato generale dello Stato onorario; Vincenzo Franceschelli, professore ordinario della facoltà di Economia dell’università degli Studi di Milano Bicocca; Francesco Troisi, Direttore Generale Pianificazione e Gestione delle Frequenze del Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazioni.

 

La nomina è stata decisa con un Decreto della direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione del ministero dello Sviluppo economico.

 

Tra i primi compiti della Commissione – ricorda una nota -, l’apertura dei plichi dei 10 soggetti che hanno presentato domanda di partecipazione alla gara, in una seduta pubblica che si terrà nei prossimi giorni. La gara si svolgerà con la procedura del beauty contest. Le frequenze sono 5 in DVB-T e 1 in DVB-H o T2.

 

Sono dieci i soggetti che hanno presentato 17 domande di partecipazione. Questi, in particolare, i richiedenti:  Canale Italia; Telecom Italia Media Broadcasting; Elettronica Industriale (gruppo Mediaset); Sky Italia Network Service; Prima Tv; Europa Way; 3lettronica Industriale (gruppo 3 Italia); Rai – Radiotelevisione Italiana; Tivuitalia; D Box.

 

I nominativi dei soggetti ammessi alla procedura di assegnazione delle frequenze saranno resi pubblici dopo l’espletamento, da parte della Commissione di valutazione, dell’apposita procedura di ammissione prevista dall’art. 4.5 del Disciplinare di gara. Le procedure per la nomina della Commissione sono in corso.

 

D Box, dietro la quale ci sarebbero Einstein Multimedia e Med Studios, mira a due frequenze del lotto A. La rete di trasmissione di D Box sarà realizzata da Telecom Italia Media Broadcasting. Secondo Marco Mele del Sole24Ore, il piano decennale di D Box prevede il pareggio entro due-tre anni se il bouquet di canali, tutti in chiaro, raggiungerà una quota di ascolto intorno al 2-3% di audience. Il progetto prevede di creare, oltre al centro di produzione televisiva a Termini Imerese, dei canali dai format del gruppo come Novecento, e di noleggiare capacità trasmissiva a soggetti terzi, a prezzi inferiori a quelli di mercato.

 

Un dettaglio che è balzato agli occhi di tutti è che nessun operatore straniero, se si esclude Sky che proviene dal satellite, ha presentato domanda.

 

Intanto Telecom Italia Media ha impugnato il Bando davanti al Tar del Lazio perché si ritiene svantaggiata dal fatto di dover concorre con Rai e Mediaset per il lotto B, riservato agli operatori già presenti sul mercato del digitale terrestre.

La rete avrebbe, invece, voluto concorrere per il lotto A, che raccoglie tre frequenze nazionali da assegnare ai new entrant. Di questi fa parte Sky, che per indicazione della Commissione Ue può però accedere a un solo multiplex e per cinque anni non potrà offrire canali a pagamento.

 

Anche la piattaforma satellitare che fa capo alla News Corp di Rupert Murdoch ha impugnato al Tar Lazio, con una serie di motivi aggiunti al precedente esposto, il Bando e il Disciplinare di gara del beauty contest e tutti gli atti precedenti, compresa la delibera 427/2009 dell’Agcom che ha fissato la procedura per assegnare le frequenze nazionali e il Regolamento del 2010 sull’assegnazione delle stesse. L’operatore contesta il vantaggio concesso dal Bando e dal Disciplinare ha chi già opera sulle frequenze terrestri, penalizzando i nuovi entranti e la mancanza di trasparenza sui criteri della ripartizione tra i tre lotti delle frequenze da assegnare.