Video online: rimasti in tre i pretendenti di Hulu mentre Vevo si prepara a sbarcare in Europa

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Secondo il Financial Times, le offerte per Hulu sarebbero comprese tra 1,5 e 2 miliardi di dollari.

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Si restringe la lista dei pretendenti all’acquisto di Hulu dopo l’uscita di DirecTv. Secondo il Financial Times in gara sarebbero rimasti Amazon, Yahoo! e la pay Tv Dish Network.

Le offerte, secondo il noto quotidiano finanziario, si collocherebbero tra 1,5 e 2 miliardi di dollari.

Hulu è posseduta da News Corp, Walt Disney, NBC Universal (Comcast), e dal fondo di investimenti Providence Equity Partners.

Nonostante il successo di questo servizio, che ha attirato grossi inserzionisti (McDonald’s, Johnson & Johnson, Toyota), Hulu rappresenta la spina nel fianco dei suoi proprietari.

Subiscono, infatti, la pressione degli operatori del cavo e del satellite, riluttanti a pagare per contenuti che poi vengono trasmessi gratuitamente da Hulu.

Una situazione spinosa che ha portato i proprietari a valutare la cessione. Si parla di una stima di circa 2 miliardi di dollari ma, per il Wall Street Journal, l’offerta potrebbe crollare fino a 500 milioni di dollari.

Intanto Vevo, la piattaforma di video posseduta da Universal, Sony Music e Abu Dhabi Media in partnership con YouTube, si prepara a sbarcare in Europa.

Il sito ha siglato un accordo con Yahoo! che gestirà la pubblicità e avrà accesso ai 40 mila clips musicali disponibili. L’operazione renderà ancora più attrattivo il portale, tanto più che la maggior parte dei file sono in alta definizione e protetti dalla tecnologia ContentID di YouTube.

Un modo per attrarre nuovi investimenti da parte degli inserzionisti, che stanno mostrando maggiore interesse per i video.

Finora Vevo era accessibile solo dagli Stati Uniti e dal Canada. In Europa erano disponibili solo alcuni contenuti forniti attraverso YouTube. In Francia ogni mese già 100 milioni circa di clips Vevo sono guardati attraverso YouTube.

Negli Usa la piattaforma registra più di 60 milioni di visitatori unici al mese contro i 158 milioni di YouTube (Google).