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Tv on-demand: gli utenti sempre più disposti a pagare per contenuti di qualità

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IlReport‘TV & Video Consumer Trend’ evidenzia una marcata crescita dei video on-demand online e un’alta predisposizione da parte degli utenti a pagare per avere contenuti nuovi.

Lo studio conferma le recenti tendenze che mostrano come la gente sia sempre meno disposta a guardare la tradizionale programmazione televisiva, preferendo invece trascorrere più tempo nello streaming di Tv on-demand.

Più del 44% dei 13 mila intervistati, infatti, dice di guardare la Tv online più di una volta alla settimana.

La buona qualità resta il fattore determinante per indicare ciò che gli utenti vogliono dai contenuti e, secondo la ricerca, è nettamente più importante rispetto alla disponibilità del 3D e dell’accesso alle diverse applicazioni.

Il Report indica anche che i consumatori sono disposti a pagare di più per avere direttamente in Tv l’accesso ai film più recenti usciti in sala.Si evidenzia inoltre come siano differenti le modalità di accesso alla Tv nei diversi Paesi. In Germania, per esempio, gli utenti spendono meno di 25 ore a settimana a guardare Tv e video, ma solo il 28% di questi contenuti è on-demand. In Spagna, invece, il 44% di tutto ciò che si vede in Tv è on-demand.

Nello Studio si sottolinea anche come l’uso dei social media abbia cambiato il modo di guardare la Tv. Più dei due quinti degli intervistati ha detto di usare smartphone o tablet per navigare nei social media mentre guarda la Tv.

La maggior parte delle famiglie usa Twitter o Facebook, scrive sms, telefona e partecipa a forum online mentre vede la Tv soprattutto quando segue reality show o eventi sportivi. Tutto questo aggiunge un’altra dimensione all’esperienza della Tv.

Il Report è stato curatoda Ericsson. Anders Erlandsson, Senior Advisor di Ericsson ConsumerLab, ha dichiarato che la visione on-demand sta diventando sempre più popolare mentre quella tradizionale resta ancora la più diffusa. Gli utenti vogliono poter godere di entrambe le modalità di trasmissione. Tv e video non sono, quindi, rimasti vittime di internet come è invece avvenuto per la stampa. Adesso guardiamo la Tv in molteplici modi rispetto a prima. Tutto qui.

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