Oracle sospettata di corruzione: avrebbe pagato tangenti in Africa per ottenere contratti con gli enti pubblici

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Sulla vicenda stanno indagando FBI, Dipartimento di Giustizia e SEC.

Stati Uniti


Oracle

L’editore americano di software per aziende, Oracle, sarebbe da almeno un anno oggetto di un’inchiesta per sospetta corruzione, in merito ad alcune operazioni realizzate con agenzie governative africane. A svelarlo è l’edizione odierna del Wall Street Journal, che cita fonti vicine alla vicenda.

L’indagine è condotta congiuntamente dall’FBI, dal dipartimento di Giustizia, per quanto riguarda l’aspetto penale, e dall’Autorità di Borsa SEC (Securities and Exchange Commission) per gli aspetti civili.

Una legge americana del 1977 vieta alle aziende con sede negli Stati Uniti di pagare tangenti a funzionari o dipendenti di aziende pubbliche straniere per ottenere contratti. Secondo le indagini in corso, Oracle sarebbe sospettata di aver pagato il ‘pizzo’ per chiudere accordi di fornitura di servizi in alcuni enti pubblici africani.