Vodafone: via libera al dividendo di Verizon Wireless. Dagli Usa pay-out da 4,5 mld di dollari

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La società non versa dividendi dal 2005. La quota del 45% di Vodafone nella joint venture è valutata dagli analisti circa 70 miliardi di dollari.

Stati Uniti


Vittorio Colao

Con una decisione ampiamente attesa e più volte sollecitata da Vodafone, Verizon Communications ha dato il via libera al pagamento di dividendi per 10 miliardi di dollari da parte della divisione mobile Verizon Wireless. Vodafone, che riceverà una quota di 4,5 miliardi di dollari (3,1 miliardi di euro), ha già annunciato che verserà ai suoi azionisti 2 miliardi di sterline (2,28 miliardi di euro) entro febbraio. Il resto sarà usato per diminuire il debito della società.

Sarà il primo dividendo della compagnia dal 2005: nonostante il significativo flusso di cassa, Verizon Communications ha infatti bloccato il loro pagamento, preferendo prima appianare i debiti. Molti, tuttavia, hanno considerato questa mossa anche un tentativo di spingere Vodafone fuori dalla joint venture.

Opzione che il gruppo britannico ha più volte scartato respingendo, nel 2006, l’offerta di Verizon Communications di acquisire la sua quota del 45% nella società.

 

Il Ceo di Vodafone, Vittorio Colao, ha affermato che il valore dell’investimento nella divisione mobile di Verizon è aumentato in maniera significativa negli ultimi anni, nonostante i rapporti non proprio idilliaci tra le due società, partner in Verizon Wireless  dal 2000.

Secondo gli analisti, la quota del 45% posseduta da Vodafone, vale tra 65 e 70 miliardi di dollari, contro una valutazione pari a 20 miliardi nel 2001.

Il dividendo, ha affermato Colao, permetterà alla società “non solo di ricompensare gli azionisti con una remunerazione cash immediata e consistente, ma anche di reinvestire una parte del denaro nel business per migliorare i servizi ai clienti, rafforzare la posizione strategica e creare valore aggiunto per gli azionisti”.

 

La decisione di pagare, finalmente, i dividendi è maturata contestualmente a un piano di cambiamento ai vertici di Verizon Wireless: dal mese prossimo, infatti, Lowell McAdam sostituirà Ivan Seidenberg nel ruolo di amministratore delegato.

Anche McAdam, tuttavia, ha scartato l’ipotesi – più volte ventilata – di una fusione tra le due compagnie. Commento su cui Colao si è detto pienamente d’accordo.

Quello tra Vodafone e Verizon Communications può essere infatti considerato un lungo e difficile matrimonio di convenienza. Verizon Wireless è stata creata nel 2000 e più volte i due partner sono sembrati sul punto di voler divorziare. Nel 2004, Vodafone ha presentato un’offerta da 38 miliardi di dollari per rilevare la concorrente AT&T Wireless, poi acquisita da Cingular per 40 miliardi di dollari e successivamente ceduta a T-Mobile.

Nel 2005, Vodafone riceve quello che a oggi è stato l’ultimo dividendo, del valore di 923 milioni (1,05 miliardi di euro). Nel 2006, quindi Verizon presenta a Vodafone un’offerta per acquisire la sua quota nella joint venture, ma il gruppo britannico non vuole cedere quello che considera uno dei suoi business più remunerativi.

I rapporti tra i due gruppi sono migliorati con l’ingresso di McAdam, che con Vittorio Colao ha intessuto una relazione più pacifica rispetto a quella tra l’ex Ceo Vodafone Arun Sarin e Ivan Seidenberg.

Le due società, del resto, si apprestano a utilizzare la stessa tecnologia per il 4G (LTE), con la possibilità di pianificare insieme gli acquisti di apparecchiature di rete, risparmiando notevolmente sui costi.

Secondo l’analista Robin Bienenstock, entro la fine di quest’anno l’indebitamento di Verizon Wireless sarà quasi azzerato. Non è tuttavia ancora chiaro se i pagamenti verranno da ora in poi pagati annualmente o saranno valutati in base alle esigenze della società.

Vodafone sarebbe favorevole alla prima ipotesi, visto che Verizon Wireless sta generando circa 1 miliardo di dollari cash al mese.