Key4biz

NGN: Free e France Telecom uniscono le forze per portare la fibra nelle aree meno popolate

Francia


France Telecom e Free costruiranno insieme la rete in fibra ottica nelle zone scarsamente popolate. Al di fuori dei grandi centri urbani, i due operatori hanno deciso di unire le forze e lavoreranno insieme per sviluppare una rete comune. L’accordo di co-investimento che permetterà a Free di investire solamente in base al numero di linee necessarie per portare la fibra ottica ai propri abbonati, verte sulla copertura di circa 5 milioni di abitazioni. La società ha precisato quindi che l’intesa con l’ex monopolista non modificherà i piani d’investimento per il 2011-2012: nelle zone urbane, infatti, ogni operatore dovrà realizzare la propria infrastruttura.

L”accordo nasce dall’offerta di co-investimento lanciata da France Telecom per accelerare lo sviluppo delle nuove reti ultrabroadband nelle aree meno popolate. L’offerta, accessibile a tutti gli operatori, prevede degli esborsi incrementali, sulla base dello sviluppo effettivo della rete.

L’obiettivo, ha precisato il ministro dell’economia francese, Eric Besson, “è di infrastrutturare 1.300 comuni e 5 milioni di abitazioni supplementari da qui al 2020”.

“Questo accordo di coinvestimento – ha aggiunto – segna il lancio della fibra ottica nelle aree meno densamente popolate in complemento ai cantieri già avviati nelle aree urbane”.

France Telecom ha fatto sapere in una nota di auspicare che da qui alla fine dell’anno possano essere siglati accordi simili anche con gli altri 4 operatori attivi sul territorio, così da coprire anche le aree periferiche. Auspicio condiviso anche dal regolatore francese che spera che presto anche gli altri operatori firmino accordi di coinvestimento o, in alternativa, partano in fretta con le proprie infrastrutture, così da spingere l’adozione dei nuovi servizi a banda ultralarga.

Per lo sviluppo della fibra ottica, France Telecom prevede di investire nel settore 2 miliardi di euro in 5 anni con l’obiettivo di portare l’accesso a 10 milioni di abitazioni entro il 2015, che diventeranno 15 milioni nel 2020, pari al 60% del totale.

Exit mobile version