Scacco ad Anonymous? 21 arresti tra Europa e Usa per l’attacco a PayPal

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Altri 5 arresti sono stati eseguiti in Europa (1 nel Regno Unito e 4 in Olanda) e altre due persone sono state arrestate negli Stati Uniti sempre per reati legati al cybercrime.

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Sedici persone sono state arrestate negli Stati Uniti e altre 5 in Europa (1 nel Regno Unito e 4 in Olanda) nell’ambito delle indagini legate ai recenti attacchi hacker portati avanti dal gruppo ‘Anonymous’. Lo hanno reso noto l’Fbi e il Dipartimento di Giustizia Usa, precisando che sono inoltre stati eseguiti più di 35 mandati di perquisizione.

14 degli arrestati sarebbero coinvolti nel cyberattacco contro PayPal, perpetrato tra il 6 e il 10 dicembre scorso in seguito all’arresto di Julian Assange e alla sospensione, da parte della società, degli account per le donazioni a WikiLeaks. Gli altri 2 sono stati arrestati per reati sempre legati alla criminalità informatica.

 

Gli arresti sono stati eseguiti in Alabama, Arizona, California, Colorado, District of Columbia, Florida, Massachusetts, Nevada, New Mexico e Ohio. Inoltre due ulteriori ordini di cattura nell’ambito di inchieste correlate sono stati eseguiti in Florida e New Jersey.
Questi i nomi di 13 delle 14 persone arrestate per l’attacco a PayPal (uno è stato rifiutato dal giudice): Christopher Wayne Cooper, 23, aka “Anthrophobic;” Joshua John Covelli, 26, aka “Absolem” e “Toxic;” Keith Wilson Downey, 26; Mercedes Renee Haefer, 20, aka “No” e “MMMM;” Donald Husband, 29, aka “Ananon;” Vincent Charles Kershaw, 27, aka “Trivette,” “Triv” e “Reaper;” Ethan Miles, 33; James C. Murphy, 36; Drew Alan Phillips, 26, aka “Drew010;” Jeffrey Puglisi, 28, aka “Jeffer,” “Jefferp” e “Ji;” Daniel Sullivan, 22; Tracy Ann Valenzuela, 42; e Christopher Quang Vo, 22.

 

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di cospirazione e di danno intenzionale ad un computer protetto. L’accusa di danno intenzionale ad un computer protetto comporta una pena massima di 10 anni di carcere e una multa di 250.000 dollari. Ogni titolo di cospirazione comporta invece una pena massima di cinque anni di carcere e una multa di 250.000 dollari.
 

Gli altri due arrestati sono Scott Arciszewski e Lance Moore. Il primo è accusato di essere entrato senza autorizzazione  il 21 giugno scorso nel sito di Tampa Bay InfraGard – società che si occupa della protezione delle infrastrutture critiche e che lavora con l’FBI – e caricato tre file. La denuncia sostiene che Arciszewski abbia poi descritto l’intrusione su Twitter e diretto i visitatori su un sito Web separato contenente i link con le istruzioni su come sfruttare il sito InfraGard.

Lance Moore, è stato invece arrestato in New Mexico per aver rubato e poi reso pubblici centinaia di file e documenti confidenziali dell’operatore di telefonia AT&T, nell’ambito di un’operazione poi rivendicata dal gruppo LulzSec, lo stesso che ha rivendicato gli attacchi contro i siti internet della News Corporation di Rupert Murdoch.