Web applications: il mercato delle apps per le aziende raddoppia ogni anno

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Luca Giuratrabocchetta (Google Enterprise Italia): 'Oggi le imprese cominciano a guardare al cloud non solo come un modo semplice per risparmiare sui costi dell’IT, ma come qualcosa che può aiutarle a gestire meglio il business'.

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Web Apps

“Le web applications sono destinate a cambiare l’informatica aziendale: infatti non solo offrono vantaggi sostanziali in termini di costo e di performance ma garantiscono soprattutto servizi alla frontiera dell’innovazione e continuamente aggiornati, accessibili ovunque, in qualsiasi momento e con qualsiasi terminale. Grazie alle apps nessuna impresa rimane indietro: e la sicurezza e la riservatezza sono pienamente garantite”, è quanto ha affermato Luca Giuratrabocchetta, Country Manager Italia di Google Enterprise nel corso di un osservatorio organizzato da ANFoV sul tema del cloud computing.

In Italia, la domanda di applicazioni fornite dal colosso di Mountain View cresce molto rapidamente sia nelle imprese sia nella pubblica amministrazione. Non per caso società ed enti qualificati, come la Banca di Pistoia, la Camera di Commercio di Monza e Brianza, Fracarro Radioindustrie, l’Istituto per il Commercio Estero, Permasteelisa, Roberto Cavalli, Salmoiraghi & Viganò, hanno già aderito all’offerta di Google Enterprise.
 

La soluzione di punta dell’offerta cloud computing di Google per le aziende è la suite Google Apps for Business per la condivisione delle informazioni e la comunicazione al cento per cento web. Google Apps for Business mette a disposizione una tecnologia altamente innovativa a una frazione del costo (40 euro per utente all’anno) delle soluzioni tradizionali, che richiedono installazione locale e manutenzione continua. E prevede un contratto di Service Level Agreement che garantisce la disponibilità del servizio al 99,9%.
Per usare Google Apps for Business non è necessario installare alcun software sui server e sui client né aggiungere e manutenere storage: tutto viene gestito sui potenti server di Google, e l’accesso è garantito agli utenti via browser da ogni parte del mondo in cui esiste una connessione Internet. Google Apps for Business è indirizzata a organizzazioni di qualsiasi dimensione e comprende il servizio webmail Gmail; l’applicazione per la gestione condivisa delle agende Google Calendar; Google Talk per l’instant messaging (testuale, voce e video); Google Sites per la creazione di siti web interni o pubblici; Google Docs per lavorare insieme su documenti, presentazioni e fogli elettronici senza necessità di scambio via email delle varie versioni; Google Video for business, per la condivisione semplice e rapida di video. Tra le più recenti novità Google Cloud Connect consente di importare e utilizzare nella nuvola documenti creati con Microsoft Office.

Le applicazioni web per la comunicazione e la collaborazione di Google contano oltre 3 milioni di aziende utenti nel mondo. I risparmi dichiarati dagli utenti italiani di Google Apps for Business vanno dai 30.000 euro l’anno in su, a seconda della tipologia del sistema informativo e del numero di dipendenti dell’azienda cliente.
Il cloud computing di Google non si esaurisce tuttavia nelle Google Apps. Google sta lavorando a una varietà di altre tecnologie “100% Web” che consentiranno alle aziende di migrare nella nuvola. In questa prospettiva Chromebook è la novità “più nuova” di tutte.

Chromebook ha il Wi-Fi integrato e il 3G opzionale, le batterie permettono fino a 10 ore di uso ininterrotto, può essere configurato da remoto dagli amministratori di sistema aziendali, riceve automaticamente gli aggiornamenti al sistema operativo e non ha nessuna necessità di installare software in locale. Un PC costa in media 5.000 euro l’anno in manutenzione e costi vari di possesso; mentre con Chromebook il costo si riduce a 21 euro al mese (15 per le scuole).

Secondo Luca Giuratrabocchetta, siamo all’inizio di un nuovo ciclo di sviluppo dell’informatica: oggi le imprese cominciano a guardare al cloud non solo come “un modo semplice per risparmiare sui costi dell’IT“, ma come qualcosa che può aiutarle a gestire meglio il business. Dispositivi quali notebook, tablet, smartphone consentono agli utenti di essere produttivi da qualsiasi luogo e in ogni momento. Gli upgrade non servono più e ogni volta che si avvia il browser si ha accesso alla release più aggiornata dei servizi erogati via cloud. Applicazioni che magari prima richiedevano anni di progettazione e spesso non vedevano nemmeno la luce, oggi sono sempre disponibili e a prezzi convenienti.

Questi ed altri aspetti della dibattuta materia sono emersi nel corso dell’osservatorio sul cloud computing organizzato da ANFoV, che ha visto anche la partecipazione di IDC Italia, Italtel, Oracle, Ipanema Technologies, Akamai, CA Technologies che hanno discusso anche degli importanti problemi relativi alla sicurezza e alla riservatezza dei dati aziendali.