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Nortel: un consorzio guidato da Microsoft e Apple si aggiudica i brevetti per 4,5 mld di dollari

Stati Uniti


Sono andati a un consorzio di sei aziende che comprende Microsoft, Apple, Ericsson, Sony, EMC e RIM i brevetti di Nortel Networks.
Per aggiudicarsi il portfolio di 6 mila brevetti, le sei società hanno messo sul piatto 4,5 miliardi di dollari (4 volte di più rispetto alle attese degli analisti) in un’asta che ha visto invece perdenti Google e Intel.

 

Tra le altre cose, i brevetti coprono le tecnologie ottiche e wireless, il 4G, la trasmissione dei dati in rete e i semiconduttori. Il più costoso riguarda la tecnologia a banda larga mobile utilizzata negli emergenti standard 4G come l’LTE.

 

L’asta ha attirato l’attenzione di molte aziende hi-tech: Google aveva aperto le ‘danze’ ad aprile offrendo 900 milioni di dollari.

Gli asset del gruppo canadese sono stati già smembrati a diverse società: Avaya ha acquisito la divisione Enterprise Solutions di Nortel, Nokia SiemensNetworks gli asset CDMA-LTE. Il gruppo canadese ha ottenuto da queste cessioni circa 3,2 miliardi di dollari che ha distribuito ai creditori. I brevetti erano dunque l’ultima proprietà significativa che Nortel potesse mettere in vendita.
Microsoft, dal canto suo, nel 2006, aveva formato un’alleanza strategica col gruppo canadese. Accordo che includeva anche la concessione vicendevole, ‘perpetua e gratuita’ dei diritti d’uso delle rispettive proprietà intellettuali.

 

Il portafoglio brevetti di Nortel “…è uno dei più completi e convincenti sul mercato”,  ha spiegato George Riedel, chief strategy officer del gruppo attualmente in bancarotta, sottolineando che “la dimensione e il valore economico di questa transazione sono senza precedenti”, dal momento che “il portfolio tocca quasi ogni ambito delle telecomunicazioni e anche i nuovi mercati come la ricerca internet e il social networking”.

 

Per ottenere la sua parte di brevetti RIM pagherà circa 770 milioni di dollari, Ericsson ne sborserà invece 340 milioni.

L’acquisizione dovrà essere approvata dalle autorità americane e canadesi.

 

Nortel ha presentato istanza di fallimento nel 2009, dopo aver registrato una perdita annuale di 5,8 miliardi di dollari.

 

Google avrebbe voluto acquisire i brevetti per sostenere il sistema operativo Android.

“Questo risultato – ha commentato la società – è una delusione per chi crede che l’innovazione aperta sia un vantaggio per i consumatori e aiuti a promuovere la creatività e la concorrenza. Continueremo a lavorare per ridurre l’esplosione di cause legate ai brevetti, che colpisce sia gli innovatori che i consumatori”.

 

“Alcune di queste denunce – aveva spiegato in precedenza il consulente legale di Google  Kent Walker sono state sporte da persone e aziende che non hanno mai creato nulla, altre sono motivate dalla volontà di bloccare prodotti concorrenti o di avvantaggiarsi del successo di una tecnologia rivale”.

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