Digital Divide: Etno chiede alla Presidenza polacca della Ue di accelerare l’apertura dello spettro

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Etno chiede di sostenere l’apertura della banda da 800 MHz in modo armonizzato entro il 2013 e di raggiungere un accordo politico sul Programma relativo alla Politica in materia di Spettro Radio entro la fine del 2011.

Unione Europea


Luigi Gambardella

Nel manifesto pubblicato oggi in occasione dell’avvio della Presidenza polacca della Ue, ETNO illustra le sue priorità fondamentali per dare impulso all’Agenda Digitale, che riguardano lo spettro, le condizioni per gli investimenti in NGA e un mercato unico digitale per i contenuti.

“L’ulteriore aperture delle frequenze per la banda larga mobile permetterebbe la crescita della copertura delle aree periferiche e rurali a costi minori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale. ETNO chiede alla Presidenza polacca di sostenere l’apertura della banda da 800 MHz in modo armonizzato entro il 2013 e di raggiungere un accordo politico sul Programma relativo alla Politica in materia di Spettro Radio entro la fine del 2011”, ha dichiarato Luigi Gambardella, Chairman dell’Executive Board di ETNO.

ETNO condivide l’obiettivo di fornire l’accesso a banda larga a tutti i cittadini. I membri di ETNO hanno già contribuito all’estensione della banda larga di base al 94% della popolazione e ritengono che il perseguimento di quest’obiettivo dovrebbe continuare ad essere guidato dall’investimento privato: “Gli investimenti in NGA dovrebbero essere effettuati principalmente dal settore privato. Le politiche dovrebbero puntare a migliorare le condizioni per gli investimenti del settore privato. I fondi pubblici dovrebbero essere attentamente mirati a completare, e non a soffocare, il contributo privato, aumentando in questo modo la copertura e la domanda di NGA come supplemento alle iniziative private. Questo può essere ottenuto concentrando il finanziamento pubblico sul supporto alla domanda e sulle misure di riduzione dei costi che siano neutrali dal punto di vista della concorrenza, come i lavori civili o la modernizzazione delle reti in-building, e sulle aree residuali e non economiche”, ha aggiunto Gambardella.

Alla luce del declino dei ricavi per il settore delle telecomunicazioni, come sottolineato recentemente dalla prima Digital Scoreboard europea, ETNO chiede alla nuova Presidenza polacca di sostenere le politiche in grado di incoraggiare gli investimenti rischiosi nelle nuove reti veloci e ultraveloci, consentendo:

– L’emergere dal mercato di nuovi modelli di business, in modo che tutti i player della catena del valore che generano traffico di dati contribuiscano alle sfide future;
– Un approccio regolamentare più mirato e proporzionato che tenga in considerazione, quando fosse appropriato, le realtà competitive locali e che incoraggi la condivisione del rischio;
– Una politica di fissazione dei prezzi più flessibile, che permetta agli operatori di rispondere alle varie richieste ed esigenze dei consumatori attraverso offerte al dettaglio maggiormente differenziate.

ETNO crede anche nella necessità di promuovere un vero mercato unico digitale per i contenuti online, attraverso la semplificazione degli attuali sistemi del diritto d’autore e delle licenze ed un migliore accesso ai contenuti online, per incoraggiare la domanda di banda larga e combattere il file-sharing illegale.